Sospensione dei lavori agricoli e di cantiere nelle ore più calde della giornata: questo il tema discusso in un incontro tra Regione Piemonte e i rappresentanti delle Associazioni di categoria, sindacati e parti interessate dall’Ordinanza regionale, che fa riferimento a quanto già in vigore in altre nove regioni italiane, rifacendosi al Testo Unico sulla Sicurezza – Decreto Legislativo 81 del 2008 e alle linee guida dell’Inail, diventata applicativa da ieri, lunedì 5 e valida fino al 31 agosto.
“Le recenti analisi dello stato del clima e delle sue variazioni repentine, dalla scala nazionale alla scala regionale e locale, costituiscono una base necessaria sia per la valutazione degli impatti dei cambiamenti climatici, sia per la pianificazione futura delle attività lavorative nelle diverse aree piemontesi e, quindi, puntare l’attenzione sulla salute dei lavoratori del nostro settore” evidenzia Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, commentando a caldo il primo giorno in cui oltre 50.000 imprese agricole piemontesi sono state coinvolte in un piano per migliorare la consapevolezza dei lavoratori a prevenire e trattare i pericoli riferiti all’esposizione al caldo, nei luoghi di lavoro.
“In Piemonte, fortunatamente, in agricoltura non si sono finora registrati casi di infortunio riferiti alle alte temperature ma è fondamentale iniziare a ragionare sull’argomento, prevenendo eventuali escalation del problema. Ecco l’importanza di testare in questo mese gli effetti dell’ordinanza, per poter migliorare in futuro quanto indicato” conclude Allasia.
Confagricoltura Piemonte, partecipando ai vari incontri tra le parti coinvolte, aveva soprattutto sottolineato l’importanza per la ricaduta sull’operatività delle aziende e sull’organizzazione interna che questo provvedimento porta con sè: “Le aziende agricole in questo periodo hanno operazioni colturali improrogabili: siamo consapevoli che riorganizzare i turni di lavoro e la distribuzione dei compiti crei disagi e abbiamo chiesto un periodo di tolleranza in cui sia lavoratori, sia imprenditori, potranno uniformarsi a quanto richiesto”.
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