Non si placa la polemica sul partenariato pubblico privato per il nuovo ospedale di Cuneo. Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Ivano Martinetti chiede un’informativa urgente all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, con cui aveva “duellato” nei giorni scorsi.
“Sono ancora troppi gli interrogativi sul tavolo” spiega l’esponente pentastellato albese: “A cominciare dall'incarico affidato allo studio Barosio di Torino, accennato dall’assessore ma di cui non si conosce nulla. Né il contenuto, né l’importo sostenuto per ottenere il parere e nemmeno per quale motivo non sia stata interpellata prima l’avvocatura regionale sulla questione della decadenza, o meno, della proposta del PPP in occasione dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti”.
La decadenza della proposta era stata
esclusa con toni secchi dal responsabile della sanità regionale:
“Il consigliere Martinetti - aveva ironizzato -
non è nuovo a queste sortite su Cuneo. Ricordo quando aveva sparato cifre di fantasia sulle rate del contratto, senza nemmeno conoscere il progetto, adesso vorrebbe farci credere che il legislatore non abbia pensato a un regime transitorio e che il vecchio codice valga per tutti i procedimenti in corso”.
“Leggendo l'art. 226 commi 1 e 2 del nuovo Codice dei Contratti, emerge chiaramente che il vecchio Codice viene applicato solo ai procedimenti in corso” aveva replicato il consigliere, chiedendo all’assessore di “scoprire le carte” in merito all’incarico affidato allo studio legale.
“A questi e altri interrogativi pretendiamo risposte nelle sedi opportune” torna ora a ribadire: “L’assessore deve convincere non solo noi, ma tutti i piemontesi, sul fatto che la proposta di PPP sia la più vantaggiosa rispetto alle altre ipotesi sul tavolo (comprese le nuove possibilità offerte dal nuovo Codice dei Contratti). Quindi pensiamo sia quanto mai necessario un confronto in merito al progetto del nuovo ospedale di Cuneo e, più in generale, sui nuovi ospedali che s’intendono realizzare nella nostra Regione”.
“Questa Giunta ha perso fin troppo tempo. - conclude - Icardi e la Giunta riferiscano subito in Consiglio regionale ed in Commissione sanità”.