CUNEO - Ospedale Santa Croce, verso la riduzione dei tempi di attesa per TAC e Risonanze

Presentato il progetto finanziato dalla Fondazione CRC. Ampliamento dell’orario per gli esami dalle 16 alle 20; poi, da gennaio, fino alle 23. Saitta: “Iniziativa da clonare”

19/11/2017 10:00

Un progetto per ampliare l’orario di accesso al pubblico per le prestazioni di Risonanza Magnetica e TAC, con l’obiettivo di abbattere le liste d’attesa e migliorare l’appropriatezza prescrittiva. 

L’iniziativa, presentata questa mattina a Cuneo presso i locali della Fondazione CRC - alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta e dei direttori generali di Asl CN1 Francesco Magni e dell’azienda ospedaliera S. Croce e Carle Corrado Bedogni – è resa possibile dall’intervento della Fondazione CRC che ha stanziato complessivamente circa 100 mila euro e si estenderà su un periodo di otto mesi.
 
“Un’iniziativa pilota, un progetto importante che tocca tutte le nostre famiglie – spiega il presidente della Fondazione CRC Giandomenico Genta – e consente di sfruttare al massimo le apparecchiature in dotazione dell’ospedale, per alcune delle quali siamo intervenuti con contributi”. 
Codivide Bedogni. Che sottolinea: “Si tratta di un progetto condiviso, con lo scopo di migliorare l’accessibilità ai servizi e l’appropriatezza delle prestazioni: in questo senso l’Asl è un partner importante sopratutto oggi che il problema dei tempi di attesa è riemerso”. 

Maurizio Grosso, direttore del dipartimento interaziendale (con l’Asl CN1) dei Servizi e della Radiologia del S. Croce illustra, insieme al collega Luigi Gozzoli che è responsabile della Neuroradiologia, i dettagli del l’iniziativa: “A Cuneo effettuiamo un numero di risonanze pro-capite inferiore rispetto ad altre realtà del Piemonte e devo dire che da qualche anno si nota comunque la tendenza a ridurre le prescrizioni di esami non appropriati.” In questa prima fase di attuazione è previsto un ampliamento orario per gli esami di Tac e Risonanza dalle 16 alle 20, con la prospettiva di realizzare nel periodo previsto circa 1500 esami in più. Da dicembre l’ampliamento orario arriverà addirittura alle 23: “Cominceremo a inizio gennaio perché questo sforzo ulteriore ha richiesto ovviamente un grosso lavoro di riorganizzazione. E’ una sperimentazione che, se funzionerà, potrà proseguire.” 
 
Magni sottolinea le sinergie importanti che derivano dall’attivazione di un dipartimento interaziendale nel quale sono ricomprese anche le Radiologie di Savigliano e Mondovì. 

Enrico Ferreri, direttore del distretto Nord Ovest (Cuneo) mantiene i rapporti con i medici di medicina generale: “C’è un cambiamento in corso – sottolinea – da parte dei medici di famiglia e registriamo una diminuzione delle risonanze articolari. Abbiamo già programmato un incontro con i referenti di équipe e proporremo un gruppo di lavoro per definire linee guida condivise anche con i medici ospedalieri.”

Soddisfatto l’assessore Saitta: “L’iniziativa cuneese si inserisce nel più generale piano di abbattimento delle liste di attesa. E’ una sperimentazione interessante che potremmo anche clonare. Cuneo è una realtà particolare, c’è un buon governo dei processi ma l’inappropriatezza esiste. La distinzione in sede di prenotazione, tra la prima visita e gli esami programmati è fondamentale, e prendo atto che l’avete prevista, per offrire una risposta veloce a chi ne ha maggiore necessità. Se poi da Cuneo arrivassero anche proposte per la definizione di linee guida le prenderemmo volentieri in considerazione.” 

Il progetto porterà ad un incremento degli esami di TAC di quasi il 15%, con un picco del 61% per le angio-TC oggi molto richieste. Previsto anche un incremento degli esami per la risonanza del 6% (la neuroradiologica di oltre l’11%). 
 

c.s.

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