L’accordo sulla riforma della Politica Agricola Comune (PAC) è importante per consentire la programmazione degli investimenti nelle aziende agricole italiane. È quanto afferma Coldiretti Piemonte nel commentare l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del compromesso sulla riforma della PAC.
“E’ importante ora che anche il Parlamento Europeo approvi la riforma con risorse che – evidenzia Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – per l’intero periodo 2021-2027 ammontano a circa 50 miliardi di euro, di cui 34 miliardi dal 2023 al 2027. Tra gli elementi significativi della riforma va sottolineato il tema della condizionalità sociale (obbligatoria a partire dal 2025, facoltativa fin da subito, dal 2023) e dei diritti dei lavoratori sostenuto dalla Coldiretti che chiede di garantire adeguatamente i redditi degli agricoltori, premiare comportamenti virtuosi in coerenza anche con il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza (PNRR), di affrontare i danni provocati dai cambiamenti climatici e favorire il ritorno alla terra in atto nelle giovani generazioni. In questo senso – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è importante che si compiano scelte coerenti e coraggiose in termini di trasparenza per il consumatore, estendendo a tutti i prodotti l’obbligo dell’indicazione del paese d’origine e respingendo sistemi di etichettatura nutrizionali fuorvianti come il Nutriscore. Positivo è l’avvio, nell’ambito della PAC, del dibattito relativo alle restrizioni alle importazioni extracomunitarie vietando l’ingresso nell’Unione di prodotti che non rispettino gli standard intesi come regole di produzione UE”.