La battaglia è persa, la guerra continua. La candidatura dello spazio transfrontaliero ‘Alpi del Mediterraneo’ a patrimonio mondiale dell’umanità incassa una doccia fredda con il parere negativo dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), l’Ong incaricata di vagliare in prima istanza le nuove proposte presentate all’organismo Onu.
Non è comunque una vera bocciatura, precisa il presidente del Parco Naturale delle Alpi Marittime, Paolo Salsotto: “Quello dello Iucn è solo un parere intermedio. Meglio se fosse stato positivo, ovviamente, ma non è una bocciatura piena: spesso queste candidature non passano al primo colpo, era successo sia alle Langhe che alle Dolomiti. La Francia ha addirittura dovuto presentare due volte la candidatura del Puy de Dôme, l’area dei vulcani spenti dell’Alvernia”.
Il prestigioso riconoscimento è stato chiesto per un’area che copre 268.500 ettari di superficie distribuita in 79 Comuni di tre Stati: Italia, Francia e Principato di Monaco. Nel nostro Paese i comuni interessati sono 28. Il progetto comprende i Parchi Alpi Marittime, Mercantour, Marguareis, Alpi Liguri, alcune zone protette della provincia di Imperia e altre tra l’entroterra e la costa da Nizza a Ventimiglia e i giardini botanici Hanbury. Con il 60% di estensione su territori di terra e il 40% su quelli di mare. In provincia di Cuneo fanno parte del dossier significative porzioni delle alti valli comprese tra la Stura e la Tanaro.
La prossima settimana, annuncia Salsotto, a Parigi si terrà un incontro fra gli ambasciatori all’Unesco dei tre Stati per concordare la linea da tenere. I tecnici sono già al lavoro sulle integrazioni e le controdeduzioni.
La decisione finale verrà presa nel corso della 43a sessione del Comitato del patrimonio mondiale, in calendario a Baku, in Azerbaigian, dal 30 giugno al 10 luglio prossimi.