CUNEO - Pattuglie italo-francesi in borghese per contrastare il transito degli immigrati sulle Alpi

Firmato l’accordo tra le prefetture di Cuneo e Digne: priorità anche a sicurezza stradale e protezione civile. ‘La realtà locale non è critica, ma occorre attenzione’

Andrea Cascioli 08/10/2019 16:32


Si è parlato soprattutto di contrasto dell’immigrazione clandestina, problemi di viabilità e transito sui valichi alpini e protezione civile nell’incontro in Prefettura tra la delegazione francese guidata dal prefetto delle Alpi dell’Alta Provenza Olivier Jacob e il suo omologo cuneese Giovanni Russo.  L’incontro ha visto la partecipazione dei vertici provinciali delle forze di polizia, del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dei dirigenti della Polizia di frontiera di Torino, della Polizia Stradale, dell’Anas e della Provincia di Cuneo, insieme ai rappresentanti degli omologhi francesi. Momento conclusivo è stata la firma, da parte del dirigente del settore Polizia di frontiera di Limone Piemonte Martino Santacroce e del direttore interdipartimentale della Polizia di frontiera francese Jerome Boni, di un protocollo operativo sui servizi misti di pattugliamento al confine. L’accordo, sottolinea il prefetto Russo, sancisce il via libera all’istituzione di unità miste congiunte, attive sia in territorio italiano che in territorio francese, come già accade in altri valichi di confine. Le forze dell'ordine potranno operare anche con mezzi e personale in borghese, secondo le linee guida stabilite. Una decisione che è destinata ad avere ripercussioni sui fronti ‘caldi’ della sicurezza, a cominciare dal transito degli immigrati irregolari attraverso le Alpi. Forse non è il caso di abusare della retorica sull’’isola felice’, ma si può affermare che anche da questo punto di vista la Granda si trovi in una condizione meno preoccupante rispetto ad altre realtà, come Bardonecchia e Ventimiglia: “La realtà non è critica, ma merita la nostra attenzione. Oggi si dà vita a una forma di cooperazione ancora più incisiva rispetto alla prevenzione dei flussi migratori secondari, e soprattutto dello sfruttamento” commenta Sebastiano Salvo, dirigente della prima zona di Polizia di frontiera di Torino, che ha la competenza su Cuneo. L’importanza pratica dell’accordo, continua il dirigente di polizia, dipende soprattutto dal fatto che con questa firma “si definiscono aspetti essenziali, come le modalità di riconsegna degli immigrati irregolari e i respingimenti, e le modalità di approccio alle persone vulnerabili”. L’obiettivo è “uscire dalla logica del ‘rimbalzarsi il problema’, anche in riferimento a casi che riguardano i rimpatri di minori”. L’intesa firmata a Cuneo fa seguito al regolamento d’impiego approvato l’anno scorso dai capi delle due polizie per disciplinare sull’intero arco alpino i servizi di pattugliamento e dogana, dopo i casi di cronaca che a Ventimiglia, Bardonecchia e Claviere avevano provocato tensioni tra i due Paesi. Ma il protocollo tocca anche altri aspetti della cooperazione transfrontaliera, compresa la sicurezza stradale: su questo punto, l’impegno è rivolto soprattutto alla sensibilizzazione degli utenti della strada, a cominciare dagli autisti dei mezzi pesanti e dai motociclisti. Sul versante francese, sottolinea il prefetto di Digne, si segnalano ancora troppi incidenti e frequenti violazioni delle norme sul transito invernale dei tir. Dal lato italiano, l’attenzione è rivolta soprattutto alle condizioni della strada statale 21 della Maddalena: il problema principale è l’assenza sul tratto francese di un servizio notturno di sgombero della neve. Il prefetto Jacob ricorda però che si tratta di una strada di competenza del Dipartimento provinciale, sulla cui manutenzione la Prefettura non può intervenire se non in modo indiretto. Da sottolineare, infine, la collaborazione sul fronte della protezione civile: “Ci saranno incontri tra Vigili del Fuoco e pompieri francesi - annuncia il prefetto di Cuneo - per arrivare a un protocollo analogo studiato per le emergenze, le calamità naturali, le ricerche di dispersi e gli incendi”. A questo riguardo, Russo ricorda come già nell’estate 2017 la prefettura di Digne consentì ai mezzi italiani di attingere acqua in Francia per accelerare i tempi di spegnimento dei numerosi incendi che avevano interessato la nostra provincia. Un ulteriore tassello, dunque, in un accordo che si propone di rinsaldare “i rapporti di grande amicizia tra Italia e Francia e in particolare quelli di vicinanza e solidarietà tra Cuneo e l’Alta Provenza”.

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