CUNEO - "Penalizzate le attività agricole"

Così Coldiretti su nuova disciplina voucher

13/10/2016 16:12

“Sono entrate in vigore nei giorni scorsi le modifiche che irrigidiscono la disciplina dei voucher e contemporaneamente assistiamo ad un paradosso: uno strumento che per definizione doveva  essere snello ed efficace, introdotto nel 2008, in occasione della vendemmia, per disciplinare il lavoro accessorio in agricoltura e renderlo accessibile innanzitutto agli studenti e ai pensionati, è proporzionalmente sempre meno utilizzato per le attività agricole”.

Il direttore di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano, prende spunto dai dati nazionali pubblicati dall'Osservatorio dell’INPS relativi ai primi sei mesi del 2016, evidenziando che i voucher sono adoperati nel turismo, nel commercio e soprattutto per i lavori di giardinaggio e pulizia, ma sempre di meno in agricoltura, ambito che rappresenta poco più dell’uno per cento rispetto all’utilizzo totale.

Le nuove norme introducono limitazioni e appesantimenti burocratici: l’obbligo di comunicazione anticipata all’Inps è stato limitato ai soli 3 giorni successivi di prestazione e il singolo imprenditore non può utilizzare voucher per un valore superiore a 2.020 euro per ogni lavoratore, senza contare che a differenza degli altri settori produttivi, i voucher possono essere destinati esclusivamente a pensionati e studenti e percettori di integrazioni al reddito per le sole attività stagionali, con una chiara discriminazione che penalizza ulteriormente gli imprenditori agricoli. 

 “E’ notevole lo sconcerto del settore agricolo di fronte a questa involuzione dello strumento dei voucher – sottolinea Lauro Pelazza, vicedirettore di Coldiretti Cuneo -. Erano nati proprio per l’agricoltura con la sperimentazione nella vendemmia allo scopo di semplificare e snellire e ora ci troviamo fra le mani uno strumento che ha perso gran parte delle semplificazioni. I problemi del mercato del lavoro si risolvono solo ponderando in modo obiettivo tutti i risvolti. In agricoltura e in particolare nella nostra provincia, i voucher hanno dato risposte puntuali senza creare condizioni che debbano essere ridimensionate. Da qui l’aggravante che l’agricoltura si trova fortemente penalizzata per colpe non sue”.


c.s.

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