Il Consiglio Generale della Fondazione CRC ha deliberato il Programma Operativo 2022, il documento che traccia le linee d’intervento e definisce le risorse erogative a disposizione per il prossimo anno. La Fondazione metterà a disposizione per il 2022 una quota di 22 milioni di euro dedicati a progetti ed erogazioni, in crescita rispetto ai 20 milioni indicati nel Piano Pluriennale 2021-24. Il documento dà continuità alle progettazioni avviate nel quadro del Piano Pluriennale, articolato nelle tre sfide +Sostenibilità, +Comunità, +Competenze.
Il Programma Operativo 2022 introduce alcune innovazioni rispetto agli anni passati: la più rilevante riguarda la sostituzione delle tre classiche sessioni erogative con i Bandi di ascolto e attivazione del territorio, che mantengono le medesime finalità e si strutturano con tempistiche simili, descritte all’interno del documento.
Saranno previsti due bandi per richieste fino a 10 mila euro e un bando generale per richieste sopra i 10 mila euro, finalizzate a progettazioni e iniziative più articolate e strategiche per i territori.
Tra le iniziative in programma per il 2022 si segnalano:
- Bando Nuove Energie (sfida +Sostenibilità) sui temi della tutela dell’ambiente, efficientamento energetico e prevenzione del rischio geoidrologico, dedicato in particolare alle amministrazioni pubbliche;
- Bando Nuova Didattica Ambiente e Natura (sfida +Sostenibilità) sui temi dell’educazione ambientale e dell’outdoor education, dedicato alle scuole della provincia;
- Bando Giovani in Contatto (sfida +Comunità), che aumenta le risorse a disposizione per il progetto di attivazione di iniziative promosse per i giovani, avviato nel 2021;
- Bando Patrimonio Culturale (sfida +Comunità), sui temi del restauro dei beni culturali e della promozione di nuove modalità per rendere fruibili e accessibili questi spazi;
- Bando Attrazione Risorse (sfida +Competenze) che prosegue l’attività di attrazione di risorse da bandi e iniziative europee, con un’attenzione alle iniziative di formazione su questi temi e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“Con i 22 milioni di erogazioni previsti per il 2022 la Fondazione CRC ribadisce il proprio ruolo a supporto della ripresa di tutta la comunità provinciale, confermando la quota erogativa stanziata nelle ultime annualità”, dichiara il Vice Presidente della Fondazione CRC, Ezio Raviola: “Nella costruzione del Programma Operativo abbiamo inoltre lavorato per garantire maggiore semplificazione nelle procedure e aumentare la leggibilità, da parte dei richiedenti e di tutti i nostri stakeholder, delle diverse modalità d’intervento che la Fondazione mette in campo”.
DOSSIER SOCIO-ECONOMICO
Nelle scorse settimane è stato presentato internamente il Dossier socioeconomico 2021, il rapporto periodico curato dal Centro Studi e Innovazione della Fondazione che fotografa la situazione economico-sociale della provincia di Cuneo. Nel documento vengono approfonditi gli ambiti d’intervento della Fondazione CRC, declinati nelle tre sfide individuate dal nuovo Piano Pluriennale 2021-2024, a partire dai principali osservatori di riferimento (Istat, IRES Piemonte, Osservatorio Regionale Mercato del Lavoro, Osservatorio Cultura Piemonte, CCIAA Cuneo, ecc.) e dall’attività di ricerca condotta direttamente dalla Fondazione.
Tre i messaggi essenziali emersi dal Dossier:
- la fase di ripresa economica è stata agganciata: il tessuto economico presenta forti segnali di recupero rispetto all’anno 2020 e importanti segnali di fiducia;
- è emersa una forte resilienza del capitale umano e tecnologico della provincia di Cuneo, con segnali positivi sia dal punto di vista delle imprese ad elevato contenuto di conoscenza e delle start-up innovative presenti, sia da quello della scuola, con dati incoraggiante dai test INVALSI;
- si rilevano potenzialità e criticità diffuse negli ambiti d’intervento della Fondazione: le diverse misure di sostegno previste a livello nazionale nel corso del 2020 hanno garantito la tenuta delle attività sociali, economiche e sanitarie, ma la pandemia ha anche sottolineato la necessità di intervenire su alcuni settori per liberarne le potenzialità.