Con la candidatura congiunta di Torino e Milano sembrava allontanarsi l'ipotesi di vedere la Granda coinvolta negli eventuali giochi olimpici invernali del 2026. Le speranze, però, potrebbero non essersi ancora spente: la provincia di Cuneo potrebbe comunque essere protagonista, nel caso di assegnazione delle Olimpiadi all'Italia. Se non per le gare vere e proprie, almeno per gli allenamenti delle varie nazionali che arriverebbero da ogni angolo del pianeta. A rivelarlo l'assessore regionale Giovanni Maria Ferraris, presente a Cuneo oggi, giovedì 5 aprile, per la presentazione del comitato d'onore della tappa del Giro d'Italia, di cui è presidente.
“Le decisioni spetteranno al Coni e al Cio, - ha spiegato Ferraris – ma io spingerò, nel caso in cui l'Italia dovesse aggiudicarsi l'organizzazione dei Giochi, perchè anche la provincia di Cuneo sia coinvolta. Forse sarà difficile pensare di ospitare le gare, anche perchè servono impianti omologati, che rispettino i requisiti richiesti dal comitato olimpico, ma non vedo perchè le montagne del cuneese non possano candidarsi ad ospitare almeno gli allenamenti pre-Olimpiade degli atleti che giungerebbero in Italia per i giochi. Anche qui ci sono impianti di grande livello”.
Sono sette i Paesi che hanno fatto pervenire al Cio la manifestazione d'interesse a ospitare i Giochi invernali del 2026. Per l'Italia, oltre alla candidatura di Torino e Milano, c'è quella di Cortina d'Ampezzo. In lizza anche Graz (Austria), Calgary (Canada), Sapporo (Giappone), Stoccolma (Svezia), Sion (Svizzera) e Erzurum (Turchia). Le candidature ufficiali saranno comunicate ad ottobre e la scelta della città organizzatrice avverrà il 10 settembre 2019 nella sessione del Cio a Milano.
Un discorso, quest'ultimo, che potrebbe quindi interessare anche la provincia di Cuneo. “Le manifestazioni sportive devono sempre servire alla promozione del territorio, - ha spiegato Ferraris – e non sarebbe giusto concentrare tutto in un solo luogo, credo che sarebbe più corretto coinvolgere più località, e quindi anche la Granda”. Anche senza ospitare gare, in questo modo, il territorio potrebbe godere di una prestigiosissima vetrina internazionale.