In quella che è ormai diventata una ‘telenovela’ dell’amministrazione cuneese, Beppe Lauria chiama in casa nientemeno che Archimede di Siracusa, il celebre fisico e inventore greco vissuto 2200 anni fa al quale si deve tra l’altro l’intuizione delle leggi che regolano il galleggiamento dei corpi.
Il consigliere comunale ex aennino fa ricorso a una frase a lui attribuita (“la distanza più breve tra due punti è data da una linea retta”) per portare nuova linfa alla polemica che da mesi lo oppone alla giunta comunale sul tema della pista ciclabile tra corso Nizza alta e piazza Europa. Nell’interrogazione al sindaco presentata in vista del prossimo Consiglio comunale Lauria afferma di non riuscire a capacitarsi del venir meno di questo ‘principio’ nell’opera in via di realizzazione, segnata da “continue curve, riseghe e quant’altro”.
“Quantomeno singolare - aggiunge il portabandiera della destra cittadina - operare interventi su una parte della città (piazza Europa) che a desiderio (auspichiamo irrealizzato) dell’amministrazione dovrebbe esser interessata a enormi stravolgimenti”, ovvero la prevista realizzazione del parcheggio sotterraneo.
Oggetto dell’interrogazione - oltre alla supposta violazione della legge teorizzata dal grande scienziato antico - è poi la questione dei costi: quelli complessivi della ciclabile e nello specifico quelli impiegati per disinstallare e ripiantumare i pali dell’illuminazione pubblica lungo il percorso.