CUNEO - Peste suina, Coldiretti Piemonte: "Al nuovo commissario chiediamo subito azioni a sostegno delle imprese"

I vertici regionali dell'organizzazione agricola: "Siamo pronti ad instaurare da subito una proficua collaborazione"

11/08/2024 07:53

La nomina del nuovo commissario alla Peste suina africana è importante per mettere in campo tutte le misure necessarie a fermare quello che è un grave rischio per la filiera suinicola piemontese e per attivare tutte le misure a sostegno delle imprese. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte nel rivolgere gli auguri di buon lavoro a Giovanni Filippini, attuale direttore generale per la Sanità animale del ministero della Salute, designato a ricoprire l’incarico di fermare la diffusione della Psa.
 
“Siamo pronti ad instaurare da subito una proficua collaborazione con il nuovo commissario per adottare tutti gli interventi indispensabili per dare risposte ai nostri allevatori e all’intera filiera spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. A rischio c’è l’intera filiera suinicola piemontese, che è tra quelle più importanti economicamente nel tessuto imprenditoriale agricolo, contando circa 3 mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale, come il prosciutto di Parma e San Daniele. Non è più accettabile assistere all'abbattimento di migliaia di animali sani a causa della diffusione del virus in una popolazione selvatica fuori controllo. Oltre agli indennizzi da erogare alle aziende danneggiate dalla Peste suina africana, bisogna prevenire ed anticipare le difficoltà pensando a lungo termine, investendo nella ricerca, per evitare di dover sempre inseguire l'emergenza. Ammontano ad oltre 5 milioni di euro i danni provocati mediamente dai cinghiali in Piemonte per ogni campagna agraria, con il numero di capi che, negli ultimi anni, è in continua crescita e ha raggiunto quota +110 mila – ricordano -. Nel mese di luglio siamo scesi in piazza, sotto il grattacielo della Regione, per dire Basta cinghiali: ora non c’è più tempo da perdere per sostenere con tutte le misure necessarie, anche straordinarie, i nostri allevamenti. La totale rimozione dei cinghiali, coinvolgendo tutti gli Enti preposti, Parchi compresi deve essere una priorità assoluta. Questa problematica va affrontata con urgenze ed una volta per tutte dalla nuova Giunta regionale”.
 
 
 

c.s.

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