Ieri sera si è svolto un Consiglio Comunale straordinario avente ad oggetto la proposta di deliberazione dei gruppi di minoranza, in merito alla riqualificazione di Piazza Europa.
Per motivi di salute non mi è stato possibile prendervi parte, ma ho seguito attentamente il dibattito politico da remoto.
Ho potuto notare quanto questo argomento coinvolgesse e interessasse i Cuneesi, numerosissimi ieri, sia nel Salone d’onore, che in Sala Consiglio.
Fratelli d’Italia da sempre ribadisce il suo “No” al progetto del parcheggio sotterraneo di Piazza Europa, non ritenendolo adatto alle esigenze dei cittadini, così come ribadito ieri sera in Consiglio.
Appoggiando e confermando le analisi accuratamente esposte dai colleghi di minoranza ieri, emerge un punto sul quale bisognerebbe riflettere:
1. Il progetto della riqualificazione di Piazza Europa con la creazione di un parcheggio sotterraneo non è quel progetto di riqualificazione di cui la nostra città ha bisogno.
Il parcheggio sotterraneo non è voluto dai cuneesi, tanto meno dai residenti, né dalle associazioni né dai comitati.
Come può la maggioranza affermare che i residenti della zona abbiano bisogno di quel parcheggio quando sono gli stessi residenti ad urlare a grande voce di non volerlo?
E per questo motivo mi domando come possiamo noi, amministratori, non ascoltare e comprendere il volere di coloro che abitano e vivono la zona.
2. Come correttamente affermato dal collega e capogruppo Massimo Garnero, la vendita dei box auto sarebbe affidata esclusivamente a un numero riservato di soggetti, valorizzando così un interesse privato a discapito di quello pubblico.
3. Questa Giunta, così come la sua maggioranza, afferma di avere a cuore la sostenibilità ambientale della città, ma bisogna ricordare che creare un parcheggio in centro città farebbe confluire ancora più traffico e smog, senza di certo ridurre il flusso di traffico verso l’altopiano.
Esorto, quindi, la Giunta a fare un passo indietro sulla realizzazione del parcheggio sotterraneo, ricordando loro che tornare sui propri passi non è sinonimo di debolezza ma di intelligenza.
Noemi Mallone - FdI