CUNEO - Piazza Europa, l'amministrazione si difende: "Respingiamo le paure suscitate nei cittadini"

Un comunicato del Comune per replicare alle diffide delle associazioni ambientaliste e alle nuove accuse delle minoranze: "Nessun interesse celato: l’intenzione è rendere bella una parte della città"

Redazione 15/05/2023 18:16

Si attende con serenità il giorno di scadenza dell’asta pubblica (19 maggio) e l’apertura delle buste (24 maggio) con le offerte per l’acquisto di box, spazi auto e moto presso il parcheggio interrato di futura realizzazione in piazza Europa. Si faranno quindi le valutazioni del caso, alla luce del dato reale”. Lo dice in una nota l’assessore alla Mobilità del Comune di Cuneo Luca Pellegrino. La comunicazione diffusa da palazzo civico è una replica a quanto affermato dalle minoranze nell’incontro con la stampa convocato in mattinata, oltre che alle diffide presentate da Legambiente e Pro Natura Cuneo. Spiega Pellegrino: “Se si fermerà la progettualità di piazza Europa, i 3,3 milioni a disposizione attraverso il Piano Periferie non potranno più essere usati né per quel sito, né per altri siti in città: è noto infatti che i finanziamenti sono sempre legati a un progetto ben definito e localizzato e non sono trasportabili su progettualità differenti”.
 
La diffida pervenuta l’11 maggio 2023 dal Circolo Legambiente Cuneo e che paventa ‘gravi rischi per la salute dei cittadini’ - prosegue il comunicato - non contiene purtroppo riferimenti alle fonti e agli studi considerati, non spiega i metodi usati per il rilevamento dei dati e non è supportata da documentazione a comprova di quanto affermato. Quanto scritto genera invece un infondato allarme rispetto alla salute dei cittadini. Ci si domanda inoltre in base a quale studio si possa affermare che ‘il parcheggio non farà che aumentare il traffico nella zona e in città’. Allo stesso modo, appare piuttosto aleatorio riferirsi a limiti che la Commissione europea ha proposto e che attualmente sono ancora oggetto di discussione e valutazione”.
 
Una seconda diffida è pervenuta alla sindaca Patrizia Manassero, come detto, dall’associazione Pro Natura: “Essendo Cuneo una città piena di verde, il progetto di riqualificazione della piazza non indebolirà il patrimonio arboreo, per altro molto cresciuto negli ultimi mesi e anni. Sulla futura piazza Europa sono previste vasche di verde pubblico con un’altezza del riporto di terra di un metro, con adeguati sistema di drenaggio e protezione delle radici. Tale profondità di riporto è garanzia di vita per un numero consistente di piante di seconda e terza grandezza che potranno essere messe a dimora”. 
 
Non ha ragion d’essere - secondo l’amministrazione - nemmeno l’allarme sollevato sui rischi di stabilità per gli edifici della piazza: la distanza prevista per lo scavo delle autorimesse, che avrà profondità di 7 metri circa, è di 5 metri sul lato ovest e 7 sul lato sud: “Si tratta di misure che non rappresentano un pericolo per le costruzioni circostanti, considerato anche che il fronte di scavo sarà mantenuto da pali di fondazione di medio diametro. Scavi analoghi sono del tutto ordinari negli interventi di ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione”.
 
Infine, rispetto ai dubbi suscitati sul riferimento al Regio Decreto nel bando d’asta e alla prassi del “nome coperto”, l’assessore Alessandro Spedale risponde: “Il testo del bando è stato redatto e verificato, ed è in linea con le norme vigenti in materia. La prassi del riferimento al Regio Decreto è uso consolidato. Ed è certo che non si intende con il nome coperto aggirare il limite delle tre autorimesse acquistabili da una sola persona, limite definito con chiarezza nel bando, e che verrà verificato in fase di apertura delle buste”.
 
Si contestano e si respingono con fermezza il discredito e le paure suscitate nei cittadini riguardo all’iniziativa dell’amministrazione di riqualificare piazza Europa, opera che invece è trasparente, studiata nei dettagli e verificata”, le parole della sindaca Patrizia Manassero: “Siamo sereni rispetto all’asta in corso: nessun interesse celato, secondi fini, strumentalizzazioni o superficialità nelle valutazioni e nelle procedure. L’intenzione è di rendere bella, versatile e rinnovata una parte della città, più fruibile e meno ingolfata dal traffico”.

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