Oltre quattro ore e mezza di dibattito di fronte a decine di persone, assiepate sia nella sala del Consiglio comunale che nel salone d’onore del municipio di Cuneo. Un successo di pubblico, si direbbe se si stesse parlando di uno spettacolo anziché del Consiglio comunale speciale sulla riqualificazione di piazza Europa, convocato su richiesta di tutte le opposizioni.
L’occasione è propizia anche per la consegna, tra applausi scroscianti, delle tremila firme raccolte dall’associazione Di piazza in piazza contro la costruzione del parcheggio. Nell’aula i toni sono da subito accesi: lo scontro si infiamma finché il presidente del Consiglio Marco Vernetti sospende la seduta, dopo un battibecco tra i consiglieri Lauria e Pittari. Non mancano i richiami al pubblico, che applaude e contesta. A dar fuoco alle polveri è Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni): “Viene da chiedersi perché si insista in quest’opera - dice - anche alla luce di altre vicende incresciose: viene da pensare che ci sia qualcuno che comanda, quelli che chiamo i poteri ‘non occulti’”. La bordata è indirizzata all’ex sindaco Borgna, cui si imputa la responsabilità degli altri “casi” politici menzionati: “La vicenda Tettoia Vinaj, il caso della cooperativa Ping, la questione della videosorveglianza in corso Giolitti”. Sturlese ricorda che il bando per la vendita dei posti auto, presentato a inizio mese in commissione, “prevedeva che anche un solo soggetto potesse acquistare tutti i parcheggi”: condizione inaccettabile per le minoranze, che avevano gridato alla volontà di speculare. “Noi siamo contrari alla realizzazione di quest’opera, - spiega il decano della sinistra civica - ma non possiamo neanche accettare che i cittadini siano espropriati della possibilità di acquistare un posto auto, se lo vogliono”.
Sulla questione del bando si registra l’evoluzione più significativa. Rispetto a quanto detto in commissione, infatti, la maggioranza ha deciso di “aggiustare il tiro”: il limite all’acquisto di posti auto ci sarà, con un massimo di tre per ciascun acquirente. Stefania D’Ulisse (Cuneo Solidale Democratica) e Carmelo Noto (Partito Democratico) fanno notare che “è meno di quanto richiesto dalla minoranza: voi avevate chiesto di limitare la vendita a ‘un box per ogni tipologia’, ma le tipologie potrebbero essere ben più di tre”. Risponde Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia): “Noi ponevamo l’acquisto per tipologia intendendo un garage, un posto auto e un posto moto”. Bongiovanni chiama in causa “i componenti di un Pd con una nuova sensibilità”: “Non siate indifferenti, l’indifferenza rende complici. Piazza Europa è al quinto posto tra i luoghi più inquinati di Cuneo e voi volete privarla del suo piccolo polmone verde, fatto di alberi a un quarto del loro ciclo vitale. State dando una fregatura alla collettività e ancora non è dato comprendere in favore di chi”.
Non tutti la pensano allo stesso modo, va detto, nemmeno riguardo agli ormai famosi cedri dell’Atlante. “Sono piante che non godono di buona salute e hanno radici estese in orizzontale. Ne verranno piantumate altre più adatte all’arredo urbano” osserva D’Ulisse, evidenziandone l’apporto - scarso, si sostiene - in termini di assorbimento dell’anidride carbonica: “I cedri hanno una potenzialità di abbattimento della Co2 di 0,6 tonnellate annue, la produzione di Co2 in una città come Cuneo è di 575502 tonnellate annue”. Maria Laura Risso (Centro per Cuneo) si spinge più in là, giudicandoli potenzialmente pericolosi: “Hanno una radice molto superficiale e a fronte delle tempeste di vento rischiano di cadere”. Poi un invito: “Bisogna mettere da parte la nevrosi ambientalista”.
La giunta: “Non solo parcheggi. In ballo la riqualificazione della piazza”
A chi parla di speculazione, la maggioranza - dai banchi della giunta a quelli dell’assemblea - replica compatta: non è solo una questione di parcheggi. Lo dice l’assessore alla Mobilità Luca Pellegrino: “Il motivo reale per cui facciamo questo intervento è la rigenerazione della piazza: il parcheggio è solo un mezzo per avere una piazza riqualificata”. Per rendere piazza Europa “un polo attrattivo”, sull’esempio della nuova via Roma e di piazza Foro Boario, “è necessario non mettere in difficoltà ulteriore l’area sui parcheggi. Sappiamo bene che in quell’area è difficile trovare parcheggio in quasi tutte le ore del giorno”. Questo, aggiunge, “non smentisce assolutamente la politica di mobilità sostenibile che sta portando avanti questa amministrazione”: a riprova si citano i 1750 parcheggi di testata realizzati in quindici anni. “A noi piacerebbe avere una città con molte meno macchine, ma è un obiettivo a cui non possiamo pensare di arrivare nel brevissimo periodo” ammette l’esponente della giunta, precisando comunque che “quello che abbiamo proposto non è scritto sulla pietra”: “Non vogliamo imporre nulla, ma se la città lo riterrà interessante, acquistando i posti auto, andremo avanti nella realizzazione”.
Stessa apertura dal collega di giunta Alessandro Spedale, delegato all’Urbanistica: “Non abbiamo la verità in tasca, pensare di correggere è un segno di maturità” afferma, riferendosi al nuovo limite per l’acquisto dei box. Oltre a questo, gli acquirenti dovranno impegnarsi a non vendere il loro box, posto auto o posto moto per i primi cinque anni, se non al medesimo prezzo per cui si è ottenuta l’aggiudicazione: una misura pensata anch’essa per evitare possibili speculazioni. “Non mi sento sconfessato - precisa Spedale - rispetto a quello che ho detto dieci giorni fa. Quei criteri e quella progettazione sono stati pensati in modo onesto”.
Le opposizioni spingono sulle alternative: torna l’ipotesi piazza Martiri
“Stento a vedere un interesse generale in questa operazione” ammette Paolo Armellini (Indipendenti), convinto che di alternative al parcheggio in piazza Europa ce ne siano: piazza Martiri, il pieno utilizzo del Movicentro, un ascensore inclinato anche sul lato Stura. È proprio l’ipotesi del parcheggio sotterraneo in piazza Martiri della Libertà, alla fine, a rimbalzare nei discorsi: “Non vedo la differenza tra piazza Europa e piazza Martiri: entrambe sono in centro e circondate da alberi” osserva Stefania D’Ulisse. Si accoda Luca Paschiero: “Com’è possibile sostenere un parcheggio interrato sotto piazza Martiri e non in piazza Europa?” si chiede il capogruppo di Crescere Insieme, menzionando piazza San Carlo a Torino come esempio di parcheggio interrato “non impattante” sul centro cittadino. Poi c’è chi, come Franco Civallero (Forza Italia), propone altre alternative: “Se aveste deciso di fare in via XX Settembre il parcheggio sotterraneo che volete fare in piazza Europa nessuno vi avrebbe detto niente”.
“Mi chiedo perché dobbiamo eliminare 95 parcheggi esistenti in superficie e concentrarne ulteriori al centro della città. Non potete sciacquarvi la bocca con le piste ciclabili per far approvare altri progetti insostenibili” afferma Valter Bongiovanni (Lega). “Si parla tanto di ecologia e aria pulita e poi si portano in centro i parcheggi” è la sintesi di Massimo Garnero (Fratelli d’Italia). Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni) definisce la discussione “fallimentare, perché ormai la scelta l’avete fatta”: “Sappiamo che piazza Europa non la vuole la cittadinanza ma neanche una parte della maggioranza, chi nonostante tutto ha votato Manassero anche se non era d’accordo con l’intervento”. “Lasciamo le politiche di mobilità in balia delle aste e delle risposte del mercato immobiliare” l’accusa formulata dal compagno di lista Nello Fierro, per il quale “non è chiaro se ci sia una soglia (di vendita dei posti auto, ndr) sotto la quale non si farà il progetto”.
Dai banchi dell’opposizione arriva ancora la voce di Beppe Lauria: “Pensiamo che questo tipo di attività non abbia niente a che vedere con ciò che dovrebbe fare il Comune: prendere 3 milioni di fondi pubblici per fare quello che il privato non ha voluto fare”. L’ex candidato sindaco adombra il dubbio che “quel parcheggio probabilmente non andrà più bene tra poco, perché non sarà adatto alle auto elettriche”. Dubbi anche sull’interesse che i residenti potrebbero mostrare: “Siamo dovuti arrivare ai piedi della Bisalta per trovare acquirenti interessati”. L’opposizione, sottolinea Lauria, “ha sempre richiesto la costruzione di un parcheggio in piazza Foro Boario, cosa che avrebbe risolto la situazione una volta per tutte”. “Siamo in presenza di una clamorosa marcia indietro da parte vostra” esulta Giancarlo Boselli, capofila degli Indipendenti, commentando il limite a tre posti dopo un’ipotesi di bando “su criteri scandalosi”: “Siete venuti a dirci in commissione che una sola società avrebbe potuto comprare tutto. Neanche quelli che dovreste difendere si fidano più di voi, gli avete promesso che era tutto a posto e avete la città contro”.
La maggioranza: “Ai residenti servono parcheggi”. Ma senza offerte non si andrà avanti
“Cuneo ha bisogno di scelte coraggiose e sicuramente la scelta di riqualificare piazza Europa lo è” è la posizione della maggioranza, sintetizzata da Stefania D’Ulisse. Come tutti i sostenitori del progetto, però, mette in chiaro un punto: “Il bando è anche una manifestazione d’interesse: se non c’è interesse il progetto non vedrà la luce”.
“Non mi straccio le vesti se piazza Europa non si dovesse fare” assicura il dem Carmelo Noto, pur rimarcando i problemi esistenti: “C’è gente che ha comprato a 70 o 80mila euro un box auto in quella zona, solo ora i prezzi stanno scendendo”. A parità di offerta, aggiunge il capogruppo Pd, avranno priorità di scelta i residenti dei “quartieri che insistono sulla piazza”, ovvero Cuneo Nuova, Cuneo Centro e quartiere Gramsci: “Di tutto potete accusarci ma non di essere immobiliaristi: se qualcuno pensa che ci siano poteri occulti che guidano le scelte di questo consiglio comunale il luogo a cui rivolgersi è piazza Galimberti (sede del tribunale, ndr)”.
Luca Paschiero taccia le opposizioni di portare avanti “una politica a priori contro tutto: l’ospedale, piazza Europa, il biodigestore” e di diffondere “un messaggio fuorviante fin dall’inizio”, perché focalizzato sul parcheggio interrato. “Daremo la possibilità ai residenti di acquistare un’autorimessa in centro, cosa che non tutti i palazzi permettono” sostiene Serena Garelli (Centro per Cuneo), ricordando che alcune tipologie di box saranno dedicate ai disabili. “Come ex presidente di comitato di quartiere fino a dieci mesi fa non ero favorevole al progetto, ora mi sono ricreduto” ammette Elio Beccaria (Crescere Insieme). L’intervento di Monica Pellegrino (Centro per Cuneo) si concentra sulla clausola che impone di non rivendere per cinque anni: “Il divieto previsto dalla maggioranza è esteso per un breve periodo proprio per evitare speculazioni, ma anche per garantire i diritti dei proprietari”. Vincenzo Pellegrino (Centro per Cuneo) menziona il precedente della pedonalizzazione di via Roma: “Anche allora avevamo il mondo contro, con una petizione firmata da tutti i commercianti. Oggi via Roma è una delle vie più belle d’Italia”. Replicano sul punto Nello Fierro e Claudio Bongiovanni, tacciando la maggioranza di eccessiva riluttanza in quell’occasione: “Solo Gigi Garelli e Beppe Lauria avevano indicato nel programma la pedonalizzazione di via Roma”.
La sindaca Patrizia Manassero, in chiusura, plaude all’andamento del dibattito: “Di sicuro questo non è stato un esercizio muscolare, è stato un momento in cui ci si è messi in discussione”. Quanto al resto, assicura che “non c’è utilizzo di denaro pubblico per fare speculazione. Il progetto non è di fare un parcheggio sotterraneo, ma di riqualificare una piazza”. E le presunte pressioni per andare avanti sul parcheggio? “I poteri forti devono avere un nome e un cognome, altrimenti tutto è un potere forte”. La mozione delle minoranze, come previsto, è bocciata da un fronte granitico di maggioranza. Ma il dibattito continua.