CUNEO - Piazza Europa, opposizioni (s)catenate: “Ora serve una risposta popolare”

Più di cento persone al primo “sopralluogo” sotto i cedri. Nei prossimi mesi eventi e iniziative per costringere la giunta alla retromarcia: “Finirà come per il parcheggio”

Andrea Cascioli 17/05/2024 18:40

All’ombra dei cedri di piazza Europa sono almeno un centinaio (“duecento”, rilanciano gli organizzatori), ma questa è solo una prova generale. Ce n'est qu'un début, come diceva lo slogan forse più ricorrente di un celebre maggio, quello francese del 1968. L’obiettivo delle opposizioni cuneesi - sinistra civica, centrodestra, Indipendenti e Lauria di nuovo insieme - è lo stesso degli studenti di cinquantasei anni fa: mobilitazione e protesta. Contro il progetto di riqualificazione presentato ieri - giovedì 16 - nella commissione comunale, dove si prevede il taglio dei dieci cedri dell’Atlante. Verranno sostituiti da altre piante ad alto fusto - trentotto, dicono i progettisti - e da 1.100 metri quadrati di arbusti. Ma alle minoranze non basta, se cadono i cedri.
 
“La decisione di abbattere tutti gli alberi è una vendetta della maggioranza, perché non gli abbiamo fatto costruire il parcheggio a due piani” ripete Ugo Sturlese di Cuneo per i Beni Comuni: “Chi è stato chiamato dall'amministrazione a sostenere questo progetto è un esperto di botanica che un anno fa, in questa sede, non aveva sostenuto che i cedri dureranno ‘solo altri dieci anni’” tuona il decano della sinistra cuneese, rinfacciando il “tradimento” ad Ettore Zauli. È lui l’esperto che ha stimato la vita degli alberi - “in condizioni di sicurezza”, va sottolineato - in non più di quindici anni: oltre i quali, dice, non c’è garanzia che non possano schiantarsi a terra. “Un parere quantomeno discutibile che ci ha lasciati esterrefatti, al di là della professionalità della persona” ribatte Sturlese, bocciando anche il progetto degli ingegneri: “Non c'era bisogno di andare da uno dei più grandi studi di Torino per fare quella roba lì. Questo progetto poteva essere reso compatibile con la presenza dei cedri”. Ora, aggiunge, “il pallino è in mano alla gente. Non è una questione di parte ma di sostanza, perché gli alberi sono la nostra vita”.
 
“Questi cedri sono fondamentali per mantenere una temperatura 4 o 5 gradi più bassa rispetto alla nuova piazza” afferma Claudio Bongiovanni di Cuneo Mia: “Ci hanno presentato rendering che vedremo tra 30 o 40 anni, perché tanto ci vorrà prima che gli alberi crescano. Ci siamo sentiti presi in giro da questa presentazione”. Il consigliere, tra i fondatori dell’associazione Di piazza in piazza, precisa: “Non siamo contrari alla rigenerazione della piazza. Era possibile mantenere questi cedri togliendo la pavimentazione”. Beppe Lauria (Indipendenza!) assegna un “compito” ai presenti: “Oltre alle piante, adottate un amico che porterete alle manifestazioni: così la prossima volta saremo di più. Altrimenti ci troveremo una bella barca lì in mezzo, come hanno detto ieri sera”. Allusione alla prevista area giochi.
 
“Questa maggioranza - osserva Giancarlo Boselli di Indipendenti - è partita da un concetto, cioè che questi dieci alberi sono un problema. Per noi sono un simbolo”. Quindi l’idea è organizzare una serie di eventi e iniziative per i prossimi tre o quattro mesi, che si concluderanno, spiega il consigliere, “con una grandissima manifestazione, come quella che facemmo per impedire la costruzione del parcheggio”. Anche dagli Indipendenti c’è disponibilità a ragionare sul restyling, ma “sulla base del progetto originario”: “Qualcuno vuole buttare giù gli alberi e costruire cose inutili per spendere denari e dare lavori a chi li ha sostenuti” denuncia Boselli. E il nuovo progetto “è pieno di cose che non servono a niente, ma danno lavori: addirittura la copertura degli attraversamenti pedonali”.
 
Dal centrodestra parla per prima Mavy Civallero (SiAmo Cuneo): “Questa maggioranza governa con la voce della vendetta e degli interessi politici di chi è seduto tra i suoi banchi. È ora di unirci per combattere chi vuole male ai cedri, ma anche ai cittadini: perché i soldi sono i nostri, non i loro”. Franco Civallero (Forza Italia) mette sul tavolo anche le altre questioni: “Il parco Parri vi piace? È una cosa vergognosa, neanche la manutenzione sanno fare”. E ci sono anche palazzo Chiodo (“milioni per acquistarlo e adesso lo vogliono vendere”) e la tettoia Vinaj (“voi dovete pagare le tasse e stanno buttando via 963mila euro”). Chiude Noemi Mallone per Fratelli d’Italia: “Dopo il fiasco del parcheggio adesso siamo di nuovo qui tutti insieme. Avevamo una sola richiesta: lavoriamo insieme, ma i cedri dell'Atlante non si toccano. Ancora una volta non hanno voluto ascoltarci, ma noi non ci perdiamo d'animo. I cedri sono la nostra storia”.

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