"La causa della penalità nel punteggio della Griglia Lea (Livelli essenziali di assistenza) applicata dal Ministero della Salute sui dati della Regione Piemonte relativi al 2019 è da attribuirsi per la stragrande parte (29 punti su 30) a criticità già rilevate negli anni di competenza della precedente Amministrazione regionale (guidata da Sergio Chiamparino e che vedeva Antonio Saitta assessore alla Sanità n.d.r.) e che non potevano certo essere risolte in appena cinque mesi di attività dalla subentrante Amministrazione regionale, insediatasi a giugno dello stesso 2019, mentre il punto di penalizzazione attribuito alle carenze informative si riferisce a dati incongruenti, rilevati a partire dal 2012 e correttamente inviati al Ministero, dopo una necessaria e articolata revisione".
E’ quanto comunicato questa mattina nella seduta della Commissione Sanità del Consiglio regionale dall’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi, secondo il quale si tratta di precise responsabilità della precedente amministrazione regionale che, ha sostenuto: "Poteva e doveva mettere mano alla situazione, assumendo i provvedimenti necessari in tempo utile, come da anni le veniva richiesto dal Ministero".
"Interventi ai quali ha quindi dovuto provvedere la nuova Amministrazione regionale, superando tutte le pregresse criticità attribuite al Piemonte, come si evince dallo schema di certificazione del Ministero della Salute del 25 maggio scorso" ha proseguito Icardi. L’assessore ha poi osservato che la penalizzazione sul punteggio non ha comunque determinato un abbassamento reale del livello di assistenza in Piemonte, in quanto la Regione è stata ritenuta dal Ministero complessivamente “adempiente”, e non determina una riduzione della quota economica premiale.
In particolare, le criticità per le quali nel 2019 alla Regione Piemonte è stata applicata la penalità e che risultavano oggetto di rilievo già nelle precedenti annualità 2017 e 2018 con la formula “adempiente con impegno”, riguardano il numero di posti per assistenza agli anziani ≥ 65 anni in strutture residenziali per 1.000 anziani residenti; il numero di posti equivalenti residenziali in strutture che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti; il numero di posti equivalenti semiresidenziali in strutture che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti; il numero di posti in strutture residenziali che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti; il numero di posti in strutture semiresidenziali che erogano assistenza ai disabili ogni 1.000 residenti; 11 posti letto attivi in hospice sul totale dei deceduti per tumore (per 100).
Tutti indicatori, ha ribadito l’assessore, sui quali la nuova amministrazione ha lavorato fin da subito, riportando la situazione entro i parametri di adempimento.
L’assessore ha inoltre fatto notare che, applicando agli stessi dati del 2019 i criteri del Nuovo Sistema di Garanzia, in vigore dal 1 gennaio 2020, il Piemonte rientra tra le prime cinque Regioni italiane, insieme a Emilia Romagna, Veneto, Toscana e Lombardia.
Il Nuovo Sistema di Garanzia (Nsg), è lo strumento che consente, con le numerose informazioni ad oggi disponibili sul Nuovo Sistema Informativo Sanitario (Nsis), di misurare secondo le dimensioni dell'equità, dell'efficacia e della appropriatezza che tutti i cittadini italiani ricevano le cure e le prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).