Riceviamo e pubblichiamo.
"Con metodo ormai consolidato da una parte si annunciano mirabolanti politiche di supporto all’economia regionale, ma dall’altra la giunta Cirio non va oltre il mantenimento dei livelli occupazionali storici per i Centri per l’impiego piemontesi".
L’assessore al Lavoro Elena Chiorino oggi pomeriggio non era neanche presente al Consiglio e ha fatto replicare da un collega di giunta all’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere del Pd Mauro Calderoni per conoscere lo stato di avanzamento del piano per potenziare la rete di Centri per l’impiego in Piemonte. "I Centri dell’impiego – precisa Calderoni - rappresentano veri e propri presidi territoriali per fasce deboli di popolazione, come ad esempio cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in cerca di nuova occupazione. Ritengo che per rendere concreto questo potenziamento servisse l’assunzione di nuovi e più numerosi profili professionali, specie in un momento storico molto complicato per l'occupazione nel nostro Piemonte, in ragione delle tante crisi aziendali in corso e della critica congiuntura che investe il settore automotive".
Il Piemonte presenta peculiarità specifiche a seconda della zona. "Penso – prosegue Calderoni - ad esempio alla difficile, caotica, concentrata intermediazione della manodopera nel settore agricolo, quantomai necessaria per evitare le infiltrazioni di attività illegali e l'avanzare del caporalato. Paradossalmente, proprio dal Cuneese, dagli uffici di collocamento periferici della provincia Granda, ma anche da altre province, riceviamo segnalazioni di maggior sofferenza a causa della mancanza di una adeguata dotazione di personale".
Mauro Calderoni
Consigliere regionale Partito Democratico