Diffondere nella Granda l’opportunità offerta dalla legge 107 del 2015 che ha istituito anche in Italia il cosiddetto School Bonus sul modello anglossassone, cioè un credito d’imposta per le erogazioni liberali effettuate a favore delle scuole. E’ lo scopo dell’incontro che si è svolto lunedì 13 novembre nella sala riunioni del Liceo Scientifico e Classico “Peano-Pellico” a cui ha partecipato, per la Provincia di Cuneo, la consigliera provinciale Milva Rinaudo con deleghe a Istruzione ed Edilizia scolastica. Oltre al dirigente scolastico Alessandro Parola, erano presenti anche il presidente Confindustria Cuneo Mauro Gola, il responsabile Area fiscale Unione Industriale Valerio D’Alessandro e il dottore commercialista Fabio Cigna.
Il modello ricorda quello dell’art bonus, che prevede sgravi fiscali. Privati e aziende possono donare fino a 100 mila euro a scuole di ogni ordine e grado per progetti specifici che vanno condivisi con l’ente pubblico proprietario dell’edificio. Il 10% della donazione è trattenuto dal ministero dell’Istruzione per creare un fondo perequativo alle scuole non finanziate, il resto va all’istituto. I donatori hanno diritto a detrarre il 65% in tre anni dalle tasse. Ma occorre accelerare i tempi perchè dl 2018 la percentuale potrebbe scendere.
Il palazzo del liceo di Cuneo è una proprietà della Provincia, ente che gestisce altre 52 scuole superiori e un totale di 83 edifici occupati. Gli studenti delle scuole superiori della Granda sono circa 25 mila. “Si può immaginare lo sforzo che la Provincia sta facendo – ha spiegato la consigliera Rinaudo – in una programmazione reale e concreta per interventi condivisi e necessari. Nell’ultimi due anni abbiamo investito 12 milioni di euro per lavori (già conclusi) nelle scuole cuneesi. Lo School Bonus può rappresentare uno strumento utile di compartecipazione, nell’ottica degli interventi sulle scuole in questa fase di cambiamento e innovazione”.
Il dirigente Parola ha illustrato i progetti concreti per rifare alcuni spazi comuni dell’istituto, ricordando come alle scuole servano risorse per stare al passo con le innovazioni tecnologiche, come la digitalizzazione. Anche per il presidente di Confindustria Gola si tratta di avvicinare sempre di più il mondo imprenditoriale a quello scolastico, così da renderli entrambi più competitivi.