Circa 6,7 milioni di euro di finanziamento complessivo, 169 Comuni coinvolti, 1.116.776 abitanti e 92.870 imprese. Sono i numeri che caratterizzano il Piano Integrato Territoriale Piter “Pays-Sages” dedicato al paesaggio che è stato presentato martedì mattina 7 maggio al Centro Incontri della Provincia di Cuneo. L’ente è capofila di un partenariato multilivello formato anche da Provincia Provincia di Imperia, Métropole de Nice, Communauté d’Agglomération de la Riviera Française, Camera di Commercio di Cuneo, Camera di Commercio della Riviera Ligure, Chambre de Commerce Nice Cote d’Azur, Chambre des Mètiers Paca, Ente del Turismo Langhe, Roero e Monferrato, Université de Nice- Sophia Antipolis, oltre al contributo di altri enti e soggetti del territorio. Il Piter è finanziato con i fondi del Programma di cooperazione territoriale Europea Interreg 2014-2020 su quattro progetti singoli: 2,2 milioni per “Pays Résilients”; 1,4 milioni per “Pays Ecogetiques”, 1,4 milioni per “Pays Capable” e 1,4 milioni per “Pays Aimables”.
“Se per la prima volta siamo riusciti a portare qui a Cuneo la presentazione di così tanti e importanti progetti di cooperazione transfrontaliera – ha dichiarato il presidente della Provincia, Federico Borgna nell’aprire i lavori – è solo per un lavoro di squadra, un obiettivo che fino a ieri sembrava impossibile”. E di soddisfacente lavoro di squadra hanno parlato anche i tanti partner italiani e francesi intervenuti, tra cui Laurence Boetti Forestier (consigliere regione Paca), Marco Rolandi (Regione Liguria), Laurence Navalesi (Nice Mètropole in collegamento video), Fabio Natta (presidente Provincia di Imperia), Ferruccio Dardanello (presidente Camera di Commercio di Cuneo), Geneviève Ceragiogli (Chambre Cci Nizza), Enrico Lupi (Camera di Commercio Riviera Ligure), Pierre Louis Bernardi (Chambre de Metiers), Andrè Ipert (sindaco di Breil sur Roya), Luigi Barbero e Mauro Carbone (Ente Turismo).
“La terra è un bel posto e per essa vale la pena di lottare”, diceva Ernest Hemingway citato dalla dirigente della Provincia e coordinatrice del progetto, Loredana Canavese. Il paesaggio è, infatti, il “filo conduttore” della strategia del Piano territoriale integrato “Pays-sages” che contraddistingue e lega territori diversi in un percorso che va dal mare della riviera francese e ligure, attraversa le montagne dell’Alta Valle Tanaro e giunge alle colline dell’Alta Langa. Dagli agrumeti agli uliveti, dai boschi di castagno alle vigne ed ai noccioleti, dai profumi dei fiori all’olio e al vino.
Il paesaggio naturale è bellezza, ma è anche fragilità. Per questo motivo va tutelato dai dissesti idrogeologici, dagli abbandoni e in alcuni casi da manipolazioni da parte dell’uomo. “Pays-Sages” – “paesaggio e paese saggio” – vuole essere in primo luogo una sfida, finalizzata a comprendere il valore del paesaggio. Attraverso la sua cura e la sua messa in valore il paesaggio diventa un’opportunità per chi in questi territori abita e lavora e per chi viene a scoprirli. Studio del paesaggio, quindi, per scoprirne l’essenza profonda, insieme alle fragilità, alle debolezze ed ai rischi, con la necessità e l’urgenza di prendersene cura ma anche per valutare la sua capacità e forza di attrazione come destinazione turistica, anche attraverso il confronto tra paesaggi diversi.
“Pays-sages” viene attuato con quattro progetti singoli che sono stati presentati in mattinata dai gruppi di partner del Piter, coinvolti direttamente dalla Provincia di Cuneo per condividere il momento di festa della presentazione e porre le basi per il futuro lavoro che dovrà essere svolto insieme.
Pays Résilients per sostenere un territorio spesso minacciato mediatne la gestione, la manutenzione e il presidio del territorio stesso come un tempo avveniva, ad esempio in Liguria, con i “cantonieri di comunità”. “Pays Resilients” è anche mantenere il collegamento tra mare e montagna e supportare le imprese agricole, turistiche e i residenti che decidono di continuare a vivere in quei luoghi.
Pays Ecogetique è l’economia verde dove la tematica energetica assume una valenza fondamentale considerando i riflessi ambientali a diversi livelli: lotta contro l’inquinamento, gestione dei rifiuti, prevenzione dei rischi naturali e tecnologici. Il territorio transfrontaliero è un territorio fragile, da proteggere e preservare attraverso lo sviluppo di modelli innovativi anche tramite l’edilizia pubblica sostenibile.
Pays Capables significa favorire la formazione e l’orientamento degli operatori economici affinchè siano sempre più consapevoli delle risorse che hanno e siano preparati ad affrontare le sfide del futuro.
Pays Aimables, la forza del paesaggio che attrae le persone, ma anche la valorizzazione del paesaggio culturale e delle produzioni di eccellenza al fine di migliorare la qualità dell’offerta turistica, la sua attrattività e la qualità della vita dei suoi abitanti. Come ha testimoniato al termine Marina Caramellino che ha lasciato la vita da cittadina per gestire un rifugio in Alta Valle Tanaro quando ha scoperto che “bisogna amare il territorio in cui si vive, tutto il resto viene di conseguenza”.
Tra i vari interventi è stato particolarmente apprezzato quello di Jean Mus, architetto paesaggista di fama internazionale che con una testimonianza video ha raccontato la sua esperienza nell’allestimento dei giardini per offrire bellezza e armonia a chi li visita. Le conclusioni sono state affidate alla consigliera provinciale delegata Milva Rinaudo che ha parlato dei progetti transfrontalieri come di un’occasione unica di lavoro per un’Europa intelligente, inclusiva e sostenibile.