CUNEO - Procedura errata blocca le borse di studio: la Regione Piemonte trova l’inghippo e risolve il problema

Graglia (FI): “Il contributo era disponibile ma un inserimento dati non riconosciuto dal sistema fermava la pratica. Così abbiamo trovato la soluzione per molte famiglie in Granda e in tutta Italia”

Franco Graglia

09/02/2024 08:24

“Ammetto che mi ero rassegnata, non sapevo più a chi chiedere aiuto per ottenere la borsa di studio di cui aveva diritto mio figlio. Ed invece, grazie all’intervento di persone che hanno saputo stupirmi, in pochi giorni la situazione si è sbloccata. Per questo ringrazio moltissimo per il suo interessamento tempestivo e tangibile, Franco Graglia, al quale mi sono rivolta, che mi ha ascoltato e si è subito attivato per far arrivare  finalmente il contributo messo a disposizione dallo Stato, che per la mia famiglia rappresenta un importante aiuto economico e una sicurezza in più per il futuro scolastico di mio figlio”.  
 
Così una mamma cuneese riassume la vicenda che ha coinvolto lei e tante altre madri, non solo piemontesi, ma italiane e che riguarda le modalità di riscossione di una borsa di studio per studenti minorenni e maggiorenni, messa a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’anno scolastico 2022/23. 
Una procedura assai semplice e veloce che solo in Piemonte  riguarda quasi 13mila aventi diritti, ma che ad un certo punto si è inceppata, creando un corto circuito di non facile soluzione. Il contributo - che l’avente diritto poteva prelevare presso gli uffici postali attraverso la nuova Carta Postepay “Borse di Studio” - era a disposizione ma non veniva erogato.
 
“Continuavo ad andare alle Poste, ma ogni tentativo di ritirare il contributo falliva, nonostante la procedura fosse esatta”, racconta la mamma cuneese.
 
Un vero grattacapo, del quale è stato informato il vicepresidente del Consiglio regionale Graglia, che immediatamente si è attivato per capire quale fosse il meccanismo che si interrompeva e quindi non erogava la Borsa di Studio.
 
“Trovare l’inghippo non è stato semplice - sottolinea Graglia (FI)  - ma, dopo averne parlato con il Governatore Alberto Cirio, ho interessato il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, riuscendo ad evidenziare dove si verificava l’errore e quindi intervenendo immediatamente, anche grazie alla piena disponibilità e collaborazione di Poste Italiane. Adesso la procedura non ha più criticità e non solo le famiglie cuneesi ma quelle di tutta Italia, potranno ricevere la borsa di studio per i loro ragazzi”. 
 
“Ci siamo immediatamente attivati per risolvere l’anomalia, che riguardava l’inserimento sul sistema dei dati richiesti - spiega Federico Sichel, responsabile delle relazioni istituzionali, referente Macro Area Territoriale Nord Ovest per Poste Italiane -. Un disguido tecnico che è stato risolto in breve tempo, a dimostrazione che una volta segnalati i problemi, grazie all’ottimo canale di collaborazione tra istituzioni ed azienda, le criticità vengono risolte in maniera tempestiva”.
 
“La Regione Piemonte è da sempre vicina a chi è in difficoltà - afferma il governatore Alberto Cirio -. Perché credo fermamente che la prima missione dei politici sia quella di vivere il territorio, di conoscere le esigenze dei cittadini e poi trasformare le parole in fatti concreti”.
 
“La collaborazione tra Regione Piemonte e Governo, ha dimostrato ancora una volta di essere importante per rispondere nel modo più adeguato alle esigenze dei cittadini - ha detto il ministro Zangrillo -. Sbloccare questa situazione che in Piemonte e in tutta Italia riguarda numerosi beneficiari, evidenzia un’attenzione particolare verso le famiglie e i loro bisogni, soprattutto in questo momento di forte difficoltà economica complessiva. Inoltre - sottolinea il ministro Zangrillo - rappresenta un segno concreto di come si possa incidere attivamente sui processi amministrativi, che talvolta rischiano di  compromettere i risultati delle scelte politiche affrontare con tanto sacrificio”.
 
“È stato un ottimo lavoro di squadra - conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Franco Graglia -. Sono sempre felice di essere utile e poter aiutare chi è in difficoltà. Grazie a questa modifica sul sistema di inserimento dati, ora tutte le famiglie che ne hanno diritto, potranno ottenere le borse di studio ed avere una certezza economica in più per il futuro dei loro figli”.

c.s.

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