CUNEO - Pronta una nuova convenzione: l’Università rimarrà a Cuneo per altri vent’anni

Unito si occuperà della manutenzione delle sedi decentrate. Ingente risparmio per il Comune: si parla di oltre 100 mila euro annui

Samuele Mattio 08/07/2020 16:59

“L’architetto Roberto Albanese, appassionato di studio e cultura, avrebbe potuto apprezzare le ragioni per cui siamo qui riuniti”. Così Cristina Clerico, assessore alla Cultura del Comune di Cuneo, ha voluto ricordare in avvio della Commissione dedicata agli insediamenti universitari lo storico dell’urbanistica cittadina deceduto poche ore prima, dopo essere stato investito da un automobilista mentre attraversava corso Nizza.
 
Argomento della sesta Commissione (Cultura e Istruzione) è stata la presentazione della nuova proposta di convenzione - quella attuale andrebbe a scadenza naturale nel 2023 - con l’Università degli Studi di Torino che, limati i dettagli, sancirà la permanenza di Unito nella Granda per i prossimi vent’anni. L’Università si occuperà della manutenzione ordinaria e straordinaria delle principali sedi decentrate in provincia (Alba, Cuneo e Savigliano), il che produrrà un risparmio di oltre 100 mila euro annui per le casse del solo Comune di Cuneo.
 
Le novità non arrivano esclusivamente dal punto di vista economico. “Abbiamo chiesto di recuperare l’arretrato nell’incardinamento dei professori associati e ordinari negli insediamenti cuneesi e di garantire uno sviluppo accademico sulla città”, ha spiegato l’assessore Clerico. In cambio il Comune di Cuneo supporterà l’attività didattica con i Comuni di Alba e Savigliano e la Fondazione CRC, oltre agli altri enti che sostengono l’insediamento universitario. Resta da chiarire la compatibilità della richiesta di una fideiussione con le casse comunali.
 
La proposta è frutto di un lavoro iniziato tre anni fa, quando l’allora assessore alla Cultura Alessandro Spedale aveva chiesto ai vertici torinesi di immaginare un nuovo percorso per la sede decentrata di Cuneo, nata nel 1993 per volontà dell’ex presidente della Provincia Giovanni Quaglia. Oggi l’università decentrata conta oltre 1.800 studenti, divisi tra diverse discipline. Le più popolose sono Economia, Scienze Infermieristiche, seguono Giurisprudenza e Agraria, mentre la novità del Suism (Scienze Motorie n.d.r) ha da subito dimostrato “appeal” per chi arriva da fuori provincia.

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