Quasi trecento operatori sanitari delle Rsa, con al braccio la fascia simbolica di lutto per le vittime e i loro cari, hanno manifestato davanti alla sede della Regione Piemonte, supportati da molti colleghi del Cuneese. Il presidente Alberto Cirio è sceso in piazza per incontrarli e li ha ringraziato per il lavoro che svolgono. La prossima settimana ci sarà un incontro con gli assessori regionali competenti. A tal proposito riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata dalle sigle sindacali FP CGIL – FISASCAT CISL – CISL FP – UIL FPL - UILTuC.
Centinaia di lavoratrici e lavoratori dipendenti delle case di riposo del cuneese protestano oggi, venerdì 29 maggio, per chiedere una svolta nella gestione dell’emergenza determinata dalla pandemia Covid-19, in tutte le strutture socio sanitarie e assistenziali.
Una protesta che parte dall’aspetto più triste di questi ultimi 100 giorni, dal rispetto per le numerose vittime che la pandemia ha causato fra gli ospiti e dipendenti delle case di riposo, su tutto il territorio Piemontese. Per questo oggi tutti gli operatori indossano la fascia nera del lutto attorno al braccio.
Nella prima fase dell’emergenza sono stati compiuti errori gravi: Dispositivi di Protezione Individuali scarsi e inadeguati; esami tampone effettuati sempre in ritardo, formazione sulle procedure in emergenza in alcuni casi carente, protocolli di isolamento e controlli non sempre rispettati, limiti strutturali di alcune sedi che non hanno permesso una ottimale gestione separata fra ospiti positivi e negativi. Le conseguenze si sono manifestate spesso a livello di stress e sovraccarico di lavoro, nei casi più gravi con decessi.
Ora diciamo basta!
Certi errori non si devono più ripetere. Abbiamo diritto di lavorare nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, D.P.I. adeguati e sempre sufficienti, controlli ed esami periodici e tempestivi nei casi sospetti, maggiore coordinamento e collaborazione sul territorio e con i Distretti delle ASL, aumento dell’assistenza sanitaria nelle strutture fino al termine dell’emergenza . Richieste ed esigenze che avanziamo all’attenzione del Presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna e dei componenti la Cabina di regia sull’emergenza nelle R.S.A.
Non bisogna abbassare la guardia. Una maggiore protezione dei nostri anziani nelle case di riposo e di tutti gli ospiti delle strutture socio sanitarie e assistenziali si potrà concretizzare solo se si rispetteranno i protocolli e se gli operatori saranno messi nelle condizioni di poter lavorare sempre nella massima sicurezza.
Per questi motivi protestiamo e partecipiamo con una nostra delegazione al presidio organizzato a Torino, in piazza Castello, sotto la sede della Regione Piemonte.