Un intervento immediato per il contenimento della fauna selvatica, la nomina di un Commissario straordinario, misure a tutela del settore suinicolo e ristori per i danni economici subiti dagli allevamenti, dalle aziende venatorie e dalle attività turistiche ed economiche: a chiederlo è il senatore cuneese della Lega Giorgio Maria Bergesio, capogruppo in Commissione Agricoltura, firmatario dell’interrogazione sulla diffusione della Peste suina africana causata dalla proliferazione della fauna selvatica a cui oggi il sottosegretario dell’Agricoltura Francesco Battistoni ha dato risposta nel corso della discussione in Commissione.
“Per quanto concerne le azioni di contrasto alla diffusione della PSA secondo l’ISPRA le modalità di gestione di una popolazione di cinghiale nelle aree infette sono di tipo straordinario e completamente differenti da quelle ordinarie previste per le aree indenni. Tali modalità straordinarie sono definite dai documenti di indirizzo della Commissione europea ai quali gli Stati Membri devono attenersi - ha risposto il sottosegretario al l’interrogazione n.3-03006 del 11.01.2022 presentata dal senatore Bergesio -. Circa l’attività venatoria, la normativa conferisce già alla caccia di selezione ampio margine di azione temporale e di orari. Per le ricadute sulle esportazioni, fermo restando l’intento di costituire una task force ministeriale ad hoc, abbiamo allertato il Ministero degli Esteri per tranquillizzare i Paesi importatori di carne suina italiana circa la salubrità dei nostri prodotti. Detto questo mi preme rilevare che il settore suinicolo, così come altri settori delle filiere agricole, è stato oggetto di particolare attenzione in questi ultimi anni con l’attuazione di specifiche misure di sostegno. Assicuro pertanto che continueremo a vigilare sull’evolversi della situazione epidemica e, come già fatto in altre occasioni, ci faremo trovare pronti nell’individuare le misure necessarie per fronteggiare l’emergenza e per indennizzare gli operatori economici danneggiati”.
“Le criticità legate alla diffusione della fauna selvatica, se non affrontate in maniera efficace e tempestiva, rischiano di sfuggire dal controllo, determinando seri danni per gli agricoltori e gli allevatori e aumentando il rischio di diffusione della malattia, con inevitabili ricadute su tutto il comparto della suinicoltura italiana che rappresenta un riferimento importante per la promozione dell'agroalimentare "made in Italy" in tutto il mondo”, dichiara Bergesio.
II settore suinicolo in Italia vanta un fatturato di circa 3 miliardi di euro per la fase agricola e di circa 8 miliardi di euro per quella industriale, incidendo per il 5,8 per cento sul totale agricolo e agroindustriale nazionale. Nel solo Piemonte operano circa 3.500 aziende che producono un fatturato di circa 400 milioni di euro annui.
“Si tratta di un settore altamente competitivo che non può essere messo in crisi dall'inerzia nell'approntare un'organica riforma di settore, assolutamente necessaria a risolvere l'attuale stato di emergenza – dichiara ancora il senatore -. L’Istituto zooprofilattico di Torino ha confermato che la peste suina non è trasmissibile all'uomo, ma sta creando gravi limitazioni, soprattutto sul fronte delle esportazioni e rischia di generare un serio danno all'immagine del nostro Paese, divenendo anche un possibile strumento di speculazione economica nei confronti del territorio, andando ingiustamente a colpire gli allevamenti italiani che operano nel rispetto di standard di sicurezza molto elevati, dovuti ai controlli e ai sistemi di tracciabilità attualmente in vigore”.
Il senatore Bergesio chiede infine “un'azione sinergica tra tutti i soggetti a vari livelli coinvolti ai fini dell'adozione di interventi adatti a gestire la situazione attuale, consentendo alle Regioni di attuare piani di gestione e controllo finalizzati ad arrestare il contagio e porre fine ai danni causati dal proliferare della fauna selvatica, che rappresenta una minaccia per il settore primario e per la sicurezza della circolazione stradale e un rischio per la sanità animale”.