Garantire gli indennizzi per i danni diretti e indiretti agli allevamenti colpiti dalla Peste Suina Africana e la sospensione immediata del pagamento delle rate dei mutui: sono le richieste che Coldiretti ha avanzato nel secondo incontro, dopo quello di circa un mese fa, con il Commissario straordinario per la PSA Giovanni Filippini. Hanno partecipato, collegati in modalità web, oltre 500 imprenditori, un’ottantina dalla Granda, fra cui Giovanni Battista Dellavalle di Sommariva Perno, componente della Consulta suinicola di Coldiretti Cuneo, che ha espresso al Commissario tutte le preoccupazioni del mondo allevatoriale per una situazione di grave crisi.
L’appuntamento è stato fissato per fare il punto della situazione su un’emergenza che sta mettendo a rischio un intero settore che vale oltre 20 miliardi di euro. In Provincia di Cuneo - ricorda Coldiretti - la filiera suinicola conta 800 aziende e quasi 900.000 capi destinati soprattutto ai circuiti tutelati delle principali DOP italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale, come Prosciutto di Parma e San Daniele, tra le eccellenze più note dell’agroalimentare Made in Italy.
Nell’incontro il presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini e il Segretario generale Vincenzo Gesmundo hanno ribadito che “i ristori sono necessari anche per non abbattere la speranza degli allevatori” e devono andare a rinforzare l’intervento del Dl Omnibus prevedendo un incremento di risorse.
“Torniamo a sollecitare l’erogazione immediata dei risarcimenti per i danni causati dalla peste suina, con l’abbattimento di decine di migliaia di animali e le restrizioni alla movimentazione che hanno di fatto paralizzato la normale attività aziendale. Oltre a quelli diretti, legati alla perdita dei capi, occorre includere anche i danni indiretti, con gli allevamenti costretti ad interrompere completamente tutte le attività, comprese quelle di ripopolamento” sostiene Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo.
Essenziale anche la sospensione del pagamento delle rate dei mutui delle imprese colpite e proprio in tale ottica Coldiretti scriverà una lettera all’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, per sollecitare un intervento.
Nel corso dell’incontro il Commissario Filippini ha illustrato la situazione attuale, che vede 29 focolai attivi (20 in Lombardia, 8 in Piemonte e 1 in Emilia Romagna), e il nuovo Piano di azione condiviso e approvato con la Commissione europea che prevede 4 macroazioni: prelevamento, depopolamento cinghiali, sorveglianza e biosicurezza allevamenti, oggetto di una apposita Ordinanza. L’obiettivo è il controllo e il confinamento del virus nelle zone di restrizione.
“Resta il fatto che troppo a lungo si è sottovalutata una situazione che Coldiretti ha denunciato già anni fa, consentendo la proliferazione incontrollata dei cinghiali, che rappresentano il primo vettore di diffusione della PSA” conclude Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo.