Riceviamo e pubblichiamo.
Si leggono entusiasmanti comunicati stampa sulla nuova quarta corsa che dal 2 (forse meglio il 1°) aprile sarà in funzione sulla Ventimiglia-Cuneo.
Ma ci rendiamo conto che sono solo briciole rispetto a quello di cui ha bisogno questa linea internazionale, rispetto a tutto ciò che è necessario affinché si possa ritornare indietro di 40 anni e viaggiare a velocità normali, con orari normali, con materiale ferroviario normale?
Ma ci rendiamo conto dei danni che ha compiuto la politica regionale piemontese con i "rami secchi", che ha distrutto il sistema di collegamenti ferroviari della Granda e della valle Roya?
Ci rendiamo conto che ad oggi abbiamo una Convenzione di gestione della linea del 1970, scaduta, e che i due paesi Italia e Francia si sballottano uno con l’altro?
Ma ci rendiamo conto che i viaggiatori pagano un biglietto per dei treni sporchi, senza bagni funzionanti e sempre pieni?
Ma ci rendiamo conto che ci fanno pagare un biglietto per un treno che viaggia alla velocità degli elefanti di Annibale appesi lungo le Alpi?
La quarta corsa è un palliativo, è un’aspirina per curare una grave malattia.
Smettiamola di farci prendere per i fondelli.
La AGB chiede alle Regioni Liguria e Piemonte di rappresentare in modo dignitoso i propri territori e svegliare Roma.
Di briciole ne abbiamo abbastanza.