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Quello di oggi è un giorno da segnare sul calendario per il nostro territorio, per le persone che hanno creduto nel nostro aeroporto. E’ un giorno di gioia, il risultato dell’impegno e della tenacia di pochi investitori che con la Camera di Commercio di Cuneo hanno creduto nell’opportunità di avere un aeroporto regionale, in affiancamento e non in collisione con Caselle. Le difficoltà burocratiche ed economiche sono state tantissime, fin dai primi passi, nel 1986. Già allora volevamo sognare in grande, ma mai avremmo potuto immaginare il traguardo di oggi”. Con la voce rotta dall’emozione, senza nascondere un pizzico di commozione,
Amilcare Merlo ha introdotto stamattina, martedì 25 agosto, la conferenza stampa di presentazione
della tratta che dal 16 novembre collegherà l’aeroporto di Levaldigi con Monaco di Baviera. Una rotta prestigiosa, con ben dieci voli a settimana (cinque di andata e cinque di ritorno), che aprirà per la Granda non solo una porta sulla Germania, ma anche su tutte le destinazioni extracontinentali collegate con lo scalo bavarese.
Un momento importantissimo nella storia dell’aeroporto cuneese, nel quale il “patron” dell’omonima azienda con sede a San Defendente di Cervasca, azionista della Geac (la società che gestisce lo scalo), ha creduto fin dai suoi primi anni, continuando a sostenerlo anche nei momenti più difficili.
In questo senso, Merlo ha rivelato un “retroscena” risalente a quattro anni fa, un momento in cui il destino dell’aeroporto cuneese sembrava ormai segnato: “Era una tarda sera del 2016, mi trovavo in Camera di Commercio a Cuneo con Ferruccio Dardanello, davanti a noi un plico di fogli di numeri relativi al bilancio dell’aeroporto, tutti negativi. La conclusione era una sola, non c’era possibilità di continuare: ‘Domani mattina i libri vanno in Tribunale’, ci dicemmo. Restammo in silenzio per qualche minuto, poi concordammo: non potevamo chiudere, dovevamo trovare il modo di andare avanti. Personalmente pensavo fosse quasi una follia, ma dovevamo impedire che tutto saltasse. I libri, poi, sono rimasti in Camera di Commercio. Fu il punto più difficile, ma fu anche un momento di svolta per la storia dell’aeroporto. Siamo stati degli spregiudicati, ma oggi non saremmo qui se non lo fossimo stati”.
A quattro anni da quel momento, Levaldigi ha come detto presentato il nuovo collegamento con Monaco di Baviera, con un partner di prestigio, Air Dolomiti, che fa parte del gruppo Lufthansa: “Oggi questa realtà dimostra di avere il valore che avevamo immaginato all’inizio, - ha proseguito Merlo - altrimenti non avrebbe attirato un partner come Lufthansa. Da parte nostra dobbiamo garantire loro la nostra tenacia e la nostra volontà. Sul nostro territorio abbiamo tante industrie che lavorano con la Germania, ma anche tanti turisti tedeschi, uno scambio consolidato da tempo che sarà facilitato da questa rotta. Questo per noi può essere un momento magico in un periodo in cui si parla solo di disastri e incertezze”.
Presente alla conferenza stampa di presentazione anche lo stesso Ferruccio Dardanello, ex presidente della Camera di Commercio e a sua volta da sempre sostenitore dell’aeroporto di Levaldigi: “L’emozione di Amilcare è contagiosa, almeno per noi che in questi anni abbiamo lavorato credendo nelle potenzialità di questa struttura. Non siamo più una terra ai confini dell’impero e non vogliamo più esserlo, il collegamento con Monaco ci conduce a New York, a Shangai, a Buenos Aires: da oggi Cuneo è collegata con il mondo. Ho già ricevuto l’apprezzamento di diversi imprenditori del territorio per questo nuovo collegamento: oggi celebriamo davvero un momento importantissimo per la nostra terra”.