CUNEO - 'Quattro o cinque multinazionali informatiche sono più potenti di Cina e Stati Uniti'

Il critico tv Aldo Grasso inaugura con un avvertimento l’appuntamento del Cespec dedicato agli 'sguardi connessi' su vecchi e nuovi media

a.c. 11/09/2019 11:50


“Una volta insegnavo a un pubblico di ragazzi ansiosi di parlare di ciò che avevano visto la sera prima in televisione. Negli ultimi anni, ho avuto la sensazione di insegnare papirologia”: si è aperta con questa riflessione su vecchia e nuova tv la lectio magistralis del professore e critico televisivo Aldo Grasso che ha inaugurato ieri sera, martedì 10 settembre, in un affollato Spazio Incontri della Fondazione Crc di Cuneo, la XII edizione della Summer School del Cespec (Centro Studi sul Pensiero Contemporaneo), dal titolo “Sguardi connessi. Vedere, immaginare, agire nello spazio digitale”.

Un intervento, quello di Grasso, che ha passato in rassegna la storia della televisione in Italia dalla nascita ai giorni nostri, periodo storico che coincide con il dominio di internet e dei nuovi media, che sempre più si stanno “impossessando” del pubblico in una sorta di rivoluzione mediatica che rischia di cogliere impreparato l’uomo, destinato ad essere “sopraffatto” dalla forza di mezzi di comunicazione in continuo sviluppo e per certi versi ingovernabili. Stiamo entrando in quella che gli americani hanno definito “algocracy”, ovvero l’algoritmocrazia: “Il dominio subdolo, ma reale, dei flussi di dati” spiega l’esperto di media del Corriere della Sera, confermando che “quando si dice che quattro o cinque multinazionali informatiche sono più potenti della Cina e degli Stati Uniti non si esagera”.

Cosa ci aspetta, intanto, nel campo della televisione? La parola d’ordine è anche qui “convergenza”, ovvero l’ibridazione dei mezzi di comunicazione. Non ne è immune il piccolo schermo, sempre più condizionato dalle dinamiche dello streaming: “La televisione è sempre di più un deposito di frammenti dell’immaginario, non più un momento di condivisione sociale ma qualcosa di molto più personale”. E tutto ciò si riflette sull’intrattenimento generalista, sempre più condizionato dall’età avanzata del suo pubblico: “Quando ci lamentiamo della tv generalista - avverte Grasso - dobbiamo ricordarci che è su questo tipo di pubblico che vengono tarati i suoi programmi, perché nel frattempo ha perso il pubblico della pay tv, più giovane e attivo nel lavoro, e ha perso i giovani”.

Il futuro è altrove, ricco di opportunità ma anche di insidie, perché “i mezzi di comunicazione cambiano continuamente senza aspettarci: se non siamo in grado di capirli, ne saremo prigionieri”. Eloquente il messaggio finale del critico cuneese (originario di Sale delle Langhe): “Non possiamo più permetterci di avere con noi uno smartphone senza sapere cosa voglia dire tenere in mano uno strumento del genere. O noi saremo in grado di parlare, o saremo inevitabilmente parlati”.

L’intervento centrale di Grasso è stato preceduto  dall’apertura dei lavori affidata a Giandomenico Genta (presidente Fondazione Crc); si sono succeduti ai saluti Cristina Clerico (assessore alla Cultura Comune di Cuneo), Maurizio Marello (consigliere Regione Piemonte) e Mauro Mantelli (presidente Cespec).

Oggi, mercoledì 11, la Summer School prosegue con un doppio incontro presso la sede universitaria Ex-Mater Amabilis di Cuneo (via A. Ferraris di Celle 2). In mattinata, dalle 9,30, Denis Brotto (Università di Padova) e Elena Tavani (Università di Napoli “L’Orientale”) parlano di “Scatti. Immagini dal mondo della vita” in una sessione dedicata all’immagine. Mentre le tecnologie digitali hanno aperto nuove orizzonti dal punto di vista degli effetti speciali e delle modalità di rappresentazione, l’abbandono della pellicola ha creato nuove possibilità per l’ideazione, la produzione, il montaggio e la distribuzione dell’immagine. Allo stesso tempo, la diffusione degli smartphone ha permesso a chiunque di avere costantemente a disposizione uno strumento di ripresa fotografica e video, generando nuove pratiche e nuove modalità di comunicazione online attraverso le immagini fotografiche e i video. Nel pomeriggio, dalle 15,30, la terza sessione dal titolo “Interfacce. Immagini che mediano”. Andrea Pinotti (Università Statale di Milano) e Wolfgang Ernst (Humboldt Universitat zu Berlin) cercheranno di evidenziare come le immagini non si limitano a essere oggetti del mondo, ma lo strutturano e ne costituiscono la forma. La sessione analizzerà l’immagine come interfaccia, ovvero come medium simbolico tra uomo e mondo. Ciò significherà riflettere sulla dimensione dello schermo, su questioni relative al design, alla progettazione industriale e al modo in cui la dimensione degli “schemi” informa la cultura digitale.

Per tutta la settimana l’ormai tradizionale appuntamento va avanti con conferenze e seminari pubblici aperti a tutti, che si svolgeranno nelle città di Cuneo e Savigliano fino al 14 settembre. Altri eventi sono in programma ad Alba e Mondovì in autunno. Tutti gli incontri sono ad ingresso libero. Per informazioni e per visionare il programma completo della Summer visitare il sito internet www.cespec.it.

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