CUNEO - Quello che i diplomati magistrali non dicono

Una lettera di tre associazioni di insegnanti delegittima la protesta dei giorni scorsi 'La scuola non è un ammortizzatore sociale'

Redazione Cuneodice.it 11/01/2018 09:08

Le tre associazioni, del Coordinamento Scienze della Formazione Primaria Vecchio e Nuovo Ordinamento e del Comitato tutela docenti precari GaE Infanzia e primaria legge 296/2006, circa 80 mila docenti, hanno diramato un comunicato congiunto, pubblicato dai siti d'informazione vicini all'ambiente dell'istruzione. Ci sembra interessante ripubblicarlo per aggiungere un nuovo punto di vista alla discussione sulla sentenza del Consiglio di Stato che, a fine dicembre, ha stabilito in via definitiva che gli insegnanti in possesso di un diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002, ma privi della laurea, dovranno essere esclusi dalle graduatorie ad esaurimento.

Quello che i diplomati magistrali non dicono…

Protestano, ma non dicono che avevano ottenuto l’accesso alle Gae (graduatorie ad esaurimento chiuse nel 2008) con riserva, il che presupponeva un rischio poiché la strada del ricorso poteva anche avere esito sfavorevole, a differenza del concorso!
Fa comodo sottoscrivere di volersi assumere il rischio di una decisione tanto incerta e poi, quando gli eventi non volgono al meglio, scaricare la responsabilità sullo Stato che illude!
Protestano, ma non dicono che mentre si affidavano solamente al tentativo del ricorso, il MIUR ha bandito ben due concorsi (nel 2012 e 2016) per accedere al ruolo.
Protestano, ma non dicono che grazie a questi ricorsi anche persone senza esperienza alcuna, sono riuscite ad accedere a supplenze annuali senza competenza, merito e preparazione.
Protestano, ma non dicono che fino a che la plenaria non ha posto la parola “fine”, tutte le persone a zero servizio avevano sorpassato i laureati in Scienze della Formazione Primaria e migliaia di docenti diplomati, senza idoneità concorsuale, hanno avuto precedenza sui precari storici in GAE vincitori di concorso!
Protestano, ma non dicono che non verranno licenziati, bensì acquisiranno semplicemente il dovere di studiare, come tutti i comuni mortali, per vincere un concorso ordinario comune a tutti gli aspiranti docenti di ruolo e ottenere la tanto agognata stabilizzazione.

IL RUOLO SI OTTIENE CON IL CONCORSO E NON CON IL RICORSO.

LA SCUOLA NON É UN AMMORTIZZATORE SOCIALE.

Fare corretta informazione e rispettare la COSTITUZIONE, sono le uniche cose che ci sono rimaste.
“Il buon senso c’era, ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune”.

80.000 docenti infanzia e primaria si uniscono per dire
#noallesanatorie #sìalconcorso #noalricorso #sìalmerito

Coordinamento Scienze della Formazione Primaria Vecchio e Nuovo Ordinamento
Comitato tutela docenti precari GaE Infanzia e primaria legge 296/2006

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