Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del senatore del Partito Democratico Mino Taricco.
Egregio Direttore,
ho visto in questi giorni rappresentazioni caricaturali dell’azione che il Partito Democratico, il Ministero dell’Agricoltura e il Governo tutto, stanno mettendo in campo per fronteggiare i problemi del comparto agricolo a seguito dell’emergenza Covid-19 e vorrei sul tema esprimere alcune considerazioni.
In merito alla questione manodopera, in questa situazione molto complessa non solo da quest’anno ma enormemente aggravatasi in quest’ultima emergenza, ci si è mossi mettendo in campo un insieme di interventi a cavallo tra l’emergenziale e lo strutturale, in particolare:
- il Senato ha già approvato, e nei prossimi giorni lo sarà alla Camera, in sede di conversione del Decreto 18/2020 , alcune prime misure di semplificazione, dalla proroga dei permessi di soggiorno in scadenza fino a fine anno, alle visite mediche con valenza annuale, alla estensione delle parentele dal 4° al 6° grado delle prestazioni da loro svolte che non integrano in ogni caso un rapporto di lavoro autonomo o subordinato, e poi per le sole aree montane di cui alla Legge 97 del 1994 fino alla fine dell’emergenza Covid-19 le disposizioni che non integrano rapporto di lavoro, si applicano anche ai soggetti che in generale offrono aiuto e sostegno a tutte le aziende agricole;
- e, sempre nella conversione del citato DL 18/2020, è stato approvato nell’ “Ordine del Giorno agricoltura di maggioranza” (uno dei dieci che indicano al Governo per conto della maggioranza che lo sostiene, i contenuti per il Decreto di fine Aprile) di cui sono stato primo firmatario, un ulteriore insieme di misure per affrontare il tema lavoro e manodopera in agricoltura che impegna il Governo a prevedere di:
1 - procedere in tempi rapidi alla verifica del fabbisogno di lavoro nei comparti agricolo ed agroalimentare sull’intero territorio nazionale, così da affrontare e risolvere il problema delle imprese di garantirsi manodopera per le produzioni, e dunque la loro stessa sopravvivenza in tempi di necessità;
2 - garantire, laddove sia necessario, l’emersione del lavoro e l’incontro legale e trasparente di domanda e offerta di lavoro agricolo, al fine di garantire per questa via anche la salubrità dei luoghi di lavoro e di vita per la numerosa manodopera bracciantile, che la protegga, assieme alla società tutta, da una potenziale emergenza sanitaria per rischio pandemico;
3 - favorire, per le campagne di raccolta in arrivo, l’assunzione con esonero contributivo dei percettori di reddito di cittadinanza, pensionati e lavoratori in cassa integrazione, prevedendo non solo le opportune modifiche normative che lo rendano possibile per il periodo dell’emergenza, ma soprattutto appositi incentivi, sia per i datori di lavoro, per i quali potrebbe essere previsto un esonero contributivo, e per i lavoratori, la cumulabilità fino a 5mila euro, il non computo a fini impositivi, con modalità semplificate;
4 - semplificare le condizioni legittimanti il ricorso agli istituti della codatorialità e del distacco, attribuendo al legame tra socio e cooperativa la stessa valenza del contratto di rete ai fini dell’operatività degli istituti del distacco e codatorialità;
5 - garantire l’allestimento di locali, anche abbandonati o in disuso, per un congruo alloggiamento dei braccianti, con adeguati livelli di precauzione e tutela, ai fini anche della prevenzione del COVID-19, aumentando al tempo stesso i controlli;
6 - a riaprire, il prima possibile, il flusso dei lavoratori agricoli interrotto dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, in particolare dall’Est Europa, ivi inclusa la realizzazione del c.d. “corridoio verde” e la promozione di iniziative simili con tutti i Paesi di provenienza dei lavoratori stagionali agricoli;
- i Ministeri dell’Agricoltura, del Lavoro e dell’Interno hanno avviato già nelle scorse settimane una mappatura dei fabbisogni di lavoro agricolo, peraltro prevista come azione prioritaria nel Piano triennale di prevenzione e contrasto al caporalato, e stanno lavorando all’avvio rapido di una piattaforma per l’incontro tra domanda e offerta in campo agricolo.
Quanto sopra riportato non sono sparate o battute da comizio, ma contenuti puntuali di emendamenti e atti di indirizzo approvati dal Senato che delineano in modo compiuto, e non come macchiettisticamente rappresentato da alcuni rappresentanti delle opposizioni, la posizione delle Commissioni parlamentari e del Governo sul tema manodopera e lavoro nel suo complesso in agricoltura in questo non facile momento per il settore.
Con la sola volontà di fare chiarezza, grato per la diffusione.