CUNEO - Respinto il ricorso al Tar sul parking in piazza Europa, ma gli oppositori non mollano

Venerdì sera l'associazione 'Di Piazza in piazza' valuterà l'appello al Consiglio di Stato. Armanda Bellazzini: 'La questione non è esclusivamente legale'

Samuele Mattio 03/07/2019 08:55

Il ricorso presentato dall'associazione 'Di Piazza in Piazza' al Tar del Piemonte contro il parcheggio sotterraneo di piazza Europa è stato respinto. Il tribunale torinese ha giudicato tardivo il ricorso. L’intervento da 8,8 milioni (di cui 5,5 da privati e 3,3 assegnati dal Comune di Cuneo tramite il Bando periferie) prevede la realizzazione di due piani interrati con 220 posti pubblici a pagamento e 194 box privati. In superficie verranno abbattuti gli alberi della piazza ed eliminata la strada sul lato Stura, in modo da unire i portici al nuovo sagrato. 
 
Nelle scorse settimane il sodalizio nato dalle ceneri dell'ex Comitato per la tutela di piazza Europa aveva raccolto una cifra vicina ai 3 mila euro per il pagamento delle spese legali. "Venerdì sera ci incontreremo per fare il punto della situazione e valutare con la competenza di professionisti se ci sono i presupposti per un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato - commenta Armanda Bellazzini di 'Di Piazza in piazza' -.  Il TAR ha fatto un tipo di valutazione che riguarda le tempistiche, ma la questione non è esclusivamente legale".
 
La sentenza non ha demotivato l'associazione, spiega ancora Bellazzini: "Resta in piedi, anche per ammissione del Tribunale, una procedura che il Comune dovrà andare a sanare. Ci aspettavamo una sospensiva, non ci è stata concessa perché era fuori tempo. Verificheremo anche questo passaggio con i nostri legali". Il riferimento è alla strada di accesso che, secondo i giudici di via Confienza, presenta delle ambiguità.

Soddisfazione dalle parti di Palazzo Civico. "La sentenza del Tar dà conferma del buon operato degli uffici e dell'Amministrazione del Comune di Cuneo fin dalla presentazione dei dossier sul Bando Periferie" afferma l'assessore alla Mobilità Davide Dalmasso




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