CUNEO - Rinvio sulla scelta del gestore provinciale dell'acqua: Biolè attacca il M5s

Il nodo è la gestione del ciclo idrico: tutto pubblico o a prevalenza pubblica? Il Comitato Acqua Bene Comune 'Amareggiato' per lo slittamento di data

s.m. 09/03/2018 10:20

Nel pomeriggio di ieri, giovedì 9 marzo, l'assemblea plenaria dei Sindaci della Granda ha rinviato al 28 marzo la decisione sul gestore del servizio idrico integrato provinciale. Sulla gestione i sindaci della Granda hanno già votato parzialmente nel 2015 (gestore unico provinciale, o tutto pubblico o a prevalenza pubblica). Ma la decisione ultima spetterà alla Conferenza, dove tutti i Comuni sono rappresentati con la Provincia. La 'sospensione' dell'assemblea ha contrariato il Comitato dell'Acqua Bene Comune, da sempre sostenitrice della forma pubblica. Sergio Dalmasso, referente del gruppo ha dichiarato: "La decisione ci amareggia, anche perché non sappiamo cosa succederà in questi giorni a livello nazionale. Speravamo che la questione si chiudesse oggi. E' dal 2015 che si ricerca l'unanimità, ma a nostro parere è un rischio". 
 
Anche Fabrizio Biolè, sindaco di Gaiola, ha contestato la decisione: "Rinvio tecnico o rinvio politico, poco importa: buona parte del territorio è in regime di proroga delle gestioni, autorevoli amministratori, fino a pochi mesi fa piuttosto scettici sulla scelta pubblica totalmente in house, hanno sciolto pubblicamente le riserve, l'assemblea ha visto una partecipazione altissima, eppure l'ufficio di presidenza ha preferito non chiedere una espressione formale alla Sala Blu gremita di amministratori e tutto è ulteriormente slittato al 28 marzo. E' assurdo che il referendum in cui i cittadini si sono espressi per la gestione pubblica stia per compiere sette anni senza aver visto un'attuazione compiuta"
 
Il primo cittadino della valle Stura, ha anche attaccato i suoi ex compagni di 'Movimento': "E' paradossale che una scelta costruita in mesi e mesi di lavoro venga condizionata anche dai recenti risultati elettorali. Almeno questa è la mia lettura. E in questo il Movimento 5 Stelle, da sempre per l'acqua pubblica, e che - è vero - non ha formalmente alcuna rappresentanza "di governo" nei 250 Comuni cuneesi, ma ha comunque un risultato che supera il 20% a livello provinciale, pare un po' timido (per essere eufemistici) e totalmente disorganizzato (per essere realisti). E' davvero ora, anche a livello locale, che si assuma la responsabilità di prendersi lo spazio politico congruo a percentuali di elettorato cosi importanti". 

In mattinata abbiamo provato a contattare gli esponenti pentastellati del territorio, senza riuscirci. Ovviamente restiamo a disposizione del Movimento Cinque Stelle per un'eventuale replica alle parole del sindaco di Gaiola. Per dovere di cronaca riferiamo che all'assemblea di ieri pomerigggio erano presenti la deputata del M5S Fabiana Dadone, il consigliere regionale Mauro Campo e i due consiglieri comunali di Cuneo: Manuele Isoardi e Silvia Cina.

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