CUNEO - 'RipartiPiemonte': il disegno di legge della Regione per 'riattivare' l'economia piemontese

Le misure illustrate durante una videoconferenza. Il presidente Cirio: 'Entro la metà di maggio, se il Consiglio regionale lo approverà in tempi rapidi, potrà essere operativo'

Redazione 25/04/2020 17:05

Nel corso di una videoconferenza nella mattinata di oggi, sabato 25 aprile, il presidente Alberto Cirio ha annunciato che è in via di definizione il disegno di legge "RipartiPiemonte", con il quale la Regione stanzia 800 milioni di euro per far ripartire l'economia nella cosiddetta "Fase 2" dal 4 maggio in poi: “Dobbiamo fare in modo che la liquidità necessaria arrivi nelle tasche di chi ne ha bisogno. Si tratta di 220 milioni di fondi regionali e delle risorse dei fondi europei non ancora impiegati o che non sono stati ancora rimodulati. Entro la metà di maggio, se il Consiglio regionale lo approverà in tempi rapidi, potrà essere operativo. Sarà anche un piano che andrà anche in direzione della semplificazione burocratica e che si baserà sulla fiducia che la Regione ripone nelle capacità dei piemontesi. Sto dando risorse pubbliche alle persone giuste, ad un tessuto imprenditoriale che ha bisogno di liquidità".
 
L’assessore al Lavoro Elena Chiorino ha dichiarato durante la videoconferenza che in RipartiPiemonte “la cassa integrazione in deroga sarà estesa anche a quelle categorie finora escluse dai provvedimenti del Governo, come le colf, gli stagionali del turismo e i lavoratori intermittenti. Per l’anticipazione delle indennità abbiamo messo a disposizione 5 milioni del fondo di garanzia di 5 milioni e siamo pronti a coprire le spese di apertura di nuovi conti correnti e stiamo perfezionando gli accordi con le banche. La priorità è fare in modo che i soldi vengano accreditati quanto prima”.
 
L’assessore Vittoria Poggio ha precisato che che “le risorse risparmiate per gli eventi annullati saranno reinvestite a favore delle imprese della cultura. Passiamo dal progetto al soggetto: se non fai il progetto perché c’è il Coronavirus non dimentichiamo le tante professionalità che sono impiegate in un evento culturale e le fragilità della filiera”.
 
L’assessore alle Attività produttive, Andrea Tronzano, ha spiegato che “la Regione sta svolgendo la funzione di regista verso le buone idee presentate in questi giorni dal sistema economico, che ha contribuito alla stesura delle linee guida adeguate alla ripartenza”, ha chiarito che “il modello Piemonte non può sostituirsi a quello del Governo, ma non dimenticherà nessuna categoria economica e sociale”, ed ha anticipato che ci saranno anche disposizioni per rendere il Piemonte autonomo nella filiera che riguarda la produzione dei dispositivi di produzione individuale.
 
Il presidente Alberto Cirio ha rivelato durante la videoconferenza che il primo articolo del disegno di legge conterrà “uno stanziamento di 55 milioni per il personale sanitario. Un indennizzo straordinario per chi in queste settimane ha combattuto in prima linea il Coronavirus. Lo Stato ha messo 18 milioni, noi li portiamo a 55 usando fondi europei. Non credo che siano sufficienti per ringraziarli, ma è un segnale che volevamo dare. Giovedì avremo un incontro con i sindacati di categoria per stabilire le modalità attuative”.
 
 

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