CUNEO - Ristori per il Tenda, la proposta di un lettore: "Siano impiegati anche per potenziare la ferrovia"

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di un cuneese: "Soluzione praticabile, ci sarebbero vantaggi immediati"

Redazione 09/08/2024 12:47

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Buongiorno,
prima di entrare nel merito della mia lettera voglio ricordare un fatto che il nonno mi raccontava da bambino, non so se fosse vero o intendesse burlarmi: mi diceva che in un mercato non so di quale piazza fosse posta una tenda con un cartello all'entrata, sul quale era scritto "dal Buco di Tenda si vede Limone", in effetti coloro i quali entravano pagando un obolo uscivano tutti soddisfatti, forse pensando a tutti quelli che sarebbero entrati dopo di loro e che sarebbero stati gabbati. In effetti dal buco di quella tenda si poteva vedere un limone.
 
Tornando ad oggi abbiamo assistito in questi giorni a nuove visite di numerosi politici ai cantieri del costruendo Tunnel del Tenda , che ha ormai ampiamente  sostituito nel pensiero comune la storica e vituperata Salerno-Reggio Calabria. Non mi soffermerò certamente sugli errori tecnici, sui ritardi, sulle mancate promesse e sui guai giudiziari che hanno riempito in tutti questi anni pagine e pagine della carta stampata e dei giornali online, ricordo per andare al passato due casi emblematici di costruzioni la prima in epoca romana con la costruzione del Colosseo (72-80 dC, in otto anni), il secondo la costruzione della galleria ferroviaria del colle di Tenda per una lunghezza di ben 8099 metri (1890-1898 dC, anch' essa in otto anni):  ai lettori ogni giudizio!
 
Mi voglio soffermare invece su quanto ventilato dal Presidente della Regione per quanto concerne i famosi "ristori" che verrebbero concessi alle attività commerciali della valle Vermenagna a compenso dei disagi e dei disservizi avuti in seguito al prolungarsi della costruzione del tunnel. Questi denari verrebbero prelevati dalla fiscalità generale, cioè dalle tasse di tutti coloro che le pagano e distribuiti a pioggia su parte del territorio non risolvendo i problemi dei beneficiari, trascurando quelle migliaia di persone sia piemontesi che liguri che in tutti questi anni hanno dovuto sobbarcarsi  costi di trasporto, di pedaggio e di tempo per raggiungere la Liguria, la Costa Azzurra ed il Piemonte, con forti perdite nel valore delle abitazioni, degli esercizi commerciali e mercatali.
 
Con i lavori del nuovo tunnel, sin dall'inizio, mai si è pensato al potenziamento del servizio ferroviario, come sarebbe stato logico, si sarebbero evitati chilometri di autostrada con lavori, rallentamenti ed incidenti sia sulla sulla Torino-Savona che sulla Autofiori (lavori che continueranno ancora per molto tempo) nonchè su colli spesso al collasso, vedi il Colle di Nava.
 
Ora se effettivamente si volesse soddisfare attraverso dei ristori il danno, la soluzione potrebbe essere, a mio avviso, quello di impiegare parte di questi ipotetici soldi anche nel potenziamento del servizio ferroviario tra Torino e Ventimiglia-Nizza, visto che da settembre il servizio ferroviario tra Breil e Nizza verrà sospeso per circa 18 mesi, occasione interessante ed unica. In quest'ottica il vantaggio verrebbe spalmato su una platea più ampia creando una frequenza maggiore di treni sulla linea.
 
Questa una proposta che ritengo praticabile e che porterebbe sicuramente vantaggi immediati, vedremo nei prossimi mesi se ci sarà questa volontà da parte dei decisori politici, e come diceva il mai dimenticato Alberto Manzi "non è mai troppo tardi" aggiungo io "per imparare".
 
Ringrazio per l'attenzione.
 
Valter Cavallo
Cuneo
 

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