“Sui Savoia memoria a fasi alterne, senza di loro chissà quando sarebbe nata l’Italia moderna, ma gli attuali rappresentanti farebbero diventare repubblicano il più fervente dei monarchici”: lo dice il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Claudio Sacchetto, inserendosi nel dibattito generato dalla decisione dell’amministrazione comunale di Valdieri di conferire la cittadinanza onoraria a Emanuele Filiberto di Savoia.
“Sono d’accordo - osserva Sacchetto - con coloro che stigmatizzano le responsabilità della monarchia nei confronti del nazi-fascismo, le leggi razziali, la guerra. Tutti elementi più che sufficienti a far pendere la bilancia della storia verso la condanna dei comportamenti tenuti peraltro sostanzialmente da un sovrano, Vittorio Emanuele III. Tuttavia, la giusta damnatio memoriae su questa pagina oscura e tragica della storia italiana, corrobora una strategia politica anti-Savoia che, da amante della storia, ho sempre reputato ingenerosa verso 85 anni di storia italiana e quasi mille di storia piemontese”.
“La dinastia dei Savoia - aggiunge il consigliere regionale - è stata quella che ha mantenuto lo Statuto in vigore all’indomani della fine del ’48 (unica in Italia), è quella che ha permesso l’unificazione della nostra Nazione (questo passaggio è quasi sempre tenuto in sordina preferendo mettere in risalto altre figure del Risorgimento, ma senza un Sovrano che prendesse l’iniziativa di inaugurare la gagliarda stagione delle guerre d’indipendenza affidandosi alle persone giuste, primo fra tutti evidentemente Camillo Benso dei Conti di Cavour, chissà quando sarebbe nata l’Italia moderna). E ancora stagioni di grande progresso sociale, come le varie riforme scolastiche, il primo suffragio universale seppure solo maschile, le sfide vinte per avvicinare la giovane Italia alle più importanti nazioni europee. Infine, questa è Storia, il ruolo giocato dal Re all’indomani della disfatta di Caporetto spesso viene minimizzato ma probabilmente fu la base decisiva su cui venne costruita la vittoria maturata nei mesi successivi”.
Sacchetto prosegue: “Credo che oggi sia anacronistico dibattere su forme istituzionali, la Repubblica è solida e inoltre, oggettivamente, gli ultimi rappresentanti della dinastia farebbero diventare repubblicano il più fervente dei monarchici, tuttavia ritengo giusto e utile, come peraltro ricordano i colleghi Consiglieri del PD, non dimenticare. Ma non dimenticare tutti gli aspetti, perché non vi è altro modo di onorare la Storia, e questa è la storia degli italiani, verso la quale deve esistere l’impegno scientifico di parlare il linguaggio della verità che può contemplare l’enfatizzazione ma mai, a mio parere, l’omissione”.
Venendo alla decisione dell’amministrazione di Valdieri, questo è il commento dell’esponente della destra: “Direi che si colloca nell’alveo di tutte quelle azioni che i Comuni che hanno avuto a che fare con i Savoia utilizzano per averne un ritorno di immagine e far conoscere il proprio territorio, questo ha ribadito il Sindaco e credo sia il modo corretto per valorizzare il proprio Comune”.