La Giunta regionale ha approvato questa mattina la delibera che potenzia l’offerta dell’attività specialistica ambulatoriale stabilendo che le strutture private possano presentare tra il 15 gennaio e il 15 febbraio 2022 nuove domande di accreditamento al servizio sanitario sulla base delle necessità espresse dalle Asl.
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L’obiettivo - evidenziano in un comunicato stampa il presidente della Regione
Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità
Luigi Genesio Icardi -
è contribuire alla riduzione delle liste d’attesa recuperando tramite convenzioni con i privati nuovi spazi da dedicare all’attività istituzionale. Oltre ad incrementare l’offerta delle prestazioni si potrà garantire maggior sicurezza nella prevenzione del contagio e contenere la diffusione del Covid”. La delibera stabilisce inoltre che, mentre si sta procedendo alla revisione complessiva del sistema, tutti i provvedimenti di accreditamento attualmente in vigore siano confermati fino al 31 dicembre 2023. Se da una parte si lavora per ridurre le liste d'attesa, dall'altra però l'emergenza Covid rischia di generare gli effetti opposti: le aziende sanitarie e gli ospedali piemontesi,
su indicazione della stessa Regione, stanno infatti in questi giorni sospendendo (nuovamente) visite ambulatoriali e prestazioni diagnostiche non urgenti.
Durante la riunione odierna, la Giunta ha inoltre recepito l’aggiornamento dell’accordo integrativo sulle misure necessarie a fronteggiare l’attuale carenza di medici di medicina generale, con il quale si riconosce un compenso aggiuntivo al medico di continuità assistenziale in caso di superamento del tetto orario mensile o in caso di attività svolta in sede aggiuntiva e si legittimano a svolgere turni in reperibilità nel medesimo servizio anche i medici frequentanti il corso di formazione specifica in medicina generale e titolari di incarico temporaneo di assistenza primaria.