Riceviamo e pubblichiamo, la Cisl si smarca.
Nelle ultime settimane il Segretario generale della Cisl Cuneo Enrico Solavagione ha dimostrato un impegno costante e diretto nel dialogo con gli iscritti al sindacato. Non è mancata occasione per partecipare a tutte le riunioni, sia attraverso interventi pubblici che interviste, con l’obiettivo di chiarire la posizione della Cisl riguardo allo sciopero indetto dalle altre sigle sindacali. In ogni occasione, Solavagione ha spiegato in prima persona le ragioni del “no” della Cisl alla partecipazione allo sciopero, mettendo sempre la faccia e dando risposta diretta alle persone che si recavano nelle sedi del sindacato e che chiedevano di essere informate. Momenti che hanno permesso di informare con chiarezza la posizione della Cisl.
La Cisl infatti non sarà presente nelle piazze il 29 novembre perché ritiene che questa manovra abbia aspetti positivi. Molti elementi rispondono alle richieste fatte dal Sindacato al Governo. Molte risorse sono state destinate al sostegno del reddito dei lavoratori e a misure di inclusione.
La Cisl riconosce la necessità di migliorare alcuni punti, ma in un quadro decisamente problematico nel quale si ha: un debito pubblico enorme, l’aver negli anni passati elargito senza non troppa attenzione il bonus 110, i continui conflitti bellici ed un patto di stabilità europeo vincolante. Aver su 30 miliardi stanziati 18 che vanno nei capitoli indicati dalla Cisl: lavoro, famiglia, sanità, previdenza è un risultato non trascurabile.
Le conquiste ottenute dovranno essere mantenute durante l’iter parlamentare, i risultati non sono stati gentili concessioni del Governo ma sono risultati di un’azione di pressing che tutta la Cisl ha esercitato nei confronti dell’Esecutivo arricchite da incontri con i Parlamentari, giornate di mobilitazioni e da un confronto serrato sul tavolo nazionale, regionale e territoriale.
“C’è ancora molto da migliorare, - ha dichiarato Enrico Solavagione Segretario generale Cisl Cuneo - per esempio no ai tagli al personale scolastico, fare di più sulle pensioni minime, mettere risorse sulla non autosufficienza e strutturare la pensione di garanzia per i giovani. Altro tema da definire il silenzio assenso sulla previdenza complementare senza dimenticarci che va rivista opzione donna che così com’è ha criteri troppo stringenti. Non escludiamo mobilitazioni ma in questo momento riteniamo sia fondamentale rimanere “incollati” ai tavoli di confronto, l’alternativa è occupare le piazze ma lasciare totale mano libera all’Esecutivo, la Cisl continuerà incessantemente l’azione di pressing sul Governo finché rimarrà aperta a possibilità di migliorare questa Legge di Bilancio. La Cisl ritiene convintamente che non bisogna abusare dello strumento dello sciopero, per non svilire la sua efficacia. Lo sciopero, come ha affermato il leader della Cisl cuneese rimane lo strumento più nobile del sindacato democratico ma deve essere usato in modo efficace quando la trattativa non ha più sbocchi positivi. La Cisl - ribadisce Solavagione - insiste sull'importanza della coesione sociale e dell'unità di intenti per il Paese. Abbiamo la necessità di un sindacato credibile che rappresenti le istanze dei lavoratori, senza vincoli ideologici. Siamo preoccupati per le recenti violenze nelle piazze, perché pericolose. Noi siamo schierati al fianco dei lavoratori vittime di aggressioni, come docenti, forze dell'ordine, personale sanitario e dei trasporti. Dobbiamo lavorare insieme per difendere questi lavoratori e le conquiste ottenute invece di alimentare conflitti e tensioni”.
Cisl Cuneo