“Un atto ignobile e vergognoso. Un gesto figlio di toni e comportamenti che purtroppo la politica sta assumendo in questo periodo e che fa sentire qualcuno legittimato a commettere queste vigliaccate. Permettetemi il termine poco istituzionale, una vera porcata”.
Dure parole di condanna da parte di Federico Borgna, Sindaco di Cuneo e Presidente del Comitato a difesa della Costituzione nata dalla Resistenza, al gravissimo episodio di antisemitismo
ai danni dell’abitazione del monregalese Aldo Rolfi, figlio della partigiana Lidia.
Un rapporto stretto lega da sempre Cuneo, Città Medaglia d’Oro per la Resistenza, alla famiglia Rolfi. A Lidia, deportata nel lager di Ravensbruck nel giugno del 1944 e liberata nell’aprile del ‘45, è dedicata la Scuola Primaria di Viale Angeli. Il figlio Aldo, che in memoria della madre ha continuato l’opera di testimonianza e tutela dei valori fondanti della nostra Costituzione, è stato più volte ospite delle scuole cuneesi per raccontare ai giovani l’orrore del fascismo e della persecuzione.
“Esprimo a nome mio e dell’Amministrazione Comunale, la nostra vicinanza e solidarietà ad Aldo Rolfi, alla sua famiglia e alla comunità ebraica - continua il Sindaco -. Atti spregevoli come questo non fanno parte di una società civile e democratica, sono rigurgiti pericolosi verso i quali non dobbiamo rimanere indifferenti. A pochi giorni dalle celebrazioni per la Giornata della Memoria, faccio mio un appello della Senatrice Liliana Segre: ‘Indifferenza è quando nessuno ti parla, nessuno ti vede, nessuno ti pensa, nessuno ti aiuta, tutti voltano la testa dall’altra parte. E invece appunto bisogna conoscere, denunciare, reagire’”.