La premessa è quella che il consigliere provinciale Davide Sannazzaro aveva illustrato agli amministratori cuneesi e che l’assessore ai Servizi scolastici Paola Olivero riprende tal quale: all’ente Provincia è stato imposto il taglio di cinque dirigenze scolastiche, in base al piano di dimensionamento formulato dalla Regione.
Volere o volare, insomma, tra istituti comprensivi e superiori cinque presidi della Granda “spariranno” e i relativi compiti verranno accorpati. La modifica non incide sull’organico e sull’offerta formativa delle scuole, ma è ovvio che significherà avere plessi più grandi e quindi più complicati da gestire, col rischio che le diverse sedi si trovino in difficoltà. Da Torino si punta a coinvolgere le provincie proprio per scongiurare lo spettro dei “tagli lineari” decisi tra l’assessorato e l’Ufficio scolastico regionale. Le indicazioni fornite riguardano il numero di allievi (non dovrebbero essere meno di 600, ma neanche più di 1.500), il mantenimento della contiguità territoriale per le scuole elementari e medie e le deroghe per le scuole di montagna, a cui è concesso di salvaguardare la propria autonomia anche con 400 iscritti.
Il resto, appunto, è da decidere. Tra le modifiche che preoccupano di più gli insegnanti e le famiglie c’è il possibile scorporo del Bianchi-Virginio, in particolare per quanto riguarda il Liceo Musicale: “Parrebbe che il Liceo Musicale possa vedersi accorpato all’Alberghiero di Dronero” conferma Beppe Lauria di Indipendenza!, autore di un’interpellanza sul tema, paventando “modifiche non solo nella governance ma anche alla didattica, che potrebbe essere dislocata altrove”. “Tutti sappiamo che ci sono necessità di ristrutturazione degli istituti scolastici, ma non possono essere pochi soggetti a decidere per tutti” osserva Giancarlo Boselli (Indipendenti): “La cosa diventa ancora più grave - aggiunge - se le decisioni prese sono decisioni illogiche e accorpano istituti che ha poco senso stiano insieme, con il rischio di far perdere alla città di Cuneo un Liceo Musicale”.
Se il possibile “ritorno” dei Geometri insieme a Ragioneria e Agraria non pone particolari interrogativi, l’accorpamento tra il “Bianchi” e l’Itis suscita perplessità: a parte il criterio geografico non ci sono particolari motivi per tenere insieme il Liceo Artistico e l’Istituto Tecnico in quella che diverrebbe una “mega scuola”. A maggior ragione se per il Liceo significa perdere la sezione musicale in favore di un Istituto Alberghiero che unirebbe sedi a Cuneo, Dronero e Barge e forse anche a Mondovì.
Contro questa eventualità, nei giorni scorsi è comparso uno striscione che recita “Bianchi-Virginio unito”. Un presidio davanti alla Provincia, annunciato nei giorni scorsi per oggi (giovedì 31), è stato revocato: ma le trattative vanno avanti serrate. “Speriamo che al più presto Robaldo prenda in carico questa problematica o dia la delega a qualche consigliere” è l’auspicio dell’assessore Olivero, che precisa: “Di certo, ad oggi, la Provincia non ha ancora adottato la delibera e lo farà solo dopo aver convocato la conferenza territoriale finale. La nostra provincia ha già sedici istituti in reggenza, adesso ci vengono imposti cinque tagli di dirigenze”.
Da Lauria giunge, in risposta, la richiesta di un nuovo incontro con la Provincia, stavolta nella persona del presidente Luca Robaldo: “Ci spieghi i perché delle scelte, posto che ogni territorio farà lobby”.