CUNEO - 'Se c'è miseria va bene, purchè resti nascosta: deriva populista che ci allarma'

Anche il Tavolo delle Associazioni del Cuneese contro l'ordinanza 'anti-accattonaggio' emessa dal sindaco di Cuneo Federico Borgna

r.c. 23/08/2018 11:05

Riceviamo e pubblichiamo dal Tavolo delle Associazioni del Cuneese, relativamente all'ordinanza "anti-accattonaggio" emessa dal sindaco di Cuneo Federico Borgna lo scorso 8 agosto.
 
Alcuni giorni fa il Sindaco di Cuneo ha emesso un'ordinanza per contrastare “il degrado urbano causato dall'accattonaggio, il bivacco e la mendicità molesta".
 
Nonostante il 19 maggio scorso il Consiglio comunale avesse bocciato un'analoga proposta avanzata dal consigliere di Fratelli d'Italia, Massimo Garnero, il Sindaco ha ritenuto di dover intervenire con un proprio provvedimento, che il Tavolo delle associazioni del Cuneese considera ingiustificato, inopportuno e sbagliato.
 
È un provvedimento ingiustificato perché privo di quel “carattere di urgenza e di contingibilità" che autorizza un sindaco ad emettere ordinanze straordinarie in materia di ordine e di salute pubblica: non risulta che la situazione cittadina sia stata turbata di recente da episodi tali da richiedere un simile provvedimento.
 
È un’iniziativa inopportuna, anche perché delegittima il parere del Consiglio comunale, che in ripetute occasioni e a grande maggioranza non ha ritenuto necessario il ricorso a provvedimenti straordinari per far fronte a una situazione che può essere affrontata con strumenti legislativi ordinari.
 
Ma l'Ordinanza del Sindaco è soprattutto sbagliata, perché non è penalizzando i poveri che si può risolvere il problema sempre più esteso – quello sì – della povertà. Se non si vogliono avere poveri per le strade è indispensabile offrire loro strumenti di riscatto e di emancipazione che permettano loro di uscire non dalla vista dei cittadini, ma dalla loro situazione disagiata, rimuovendo per quanto possibile le cause della loro indigenza.
 
Qualche giorno fa Il Messaggero ha dato la notizia di una proposta di legge presentata dall'on. Molteni proprio contro l'accattonaggio. È un deputato della Lega, e si sa: il suo partito ha scelto fin dalle origini di andare a caccia di voti a suon di slogan e di semplificazione dei problemi arrivando anche a posizioni razziste che mettono al bando i diritti umani e la stessa umanità.
 
Ma che sia il Sindaco della Città di Cuneo a imboccare questa strada populista e propagandistica ci preoccupa e ci allarma:
 
- perché si tradisce la Costituzione andando contro quel dovere di solidarietà economica e sociale su cui si fonda la vita stessa della nostra democrazia, e che fino ad oggi ha impedito che venissero approvate leggi ingiuste e discriminatorie.
 
- perché si cercano scorciatoie anziché affrontare i problemi cittadini accettando la fatica della loro complessità,
 
- perché si disonora la storia della nostra Città, che negli anni ha tradotto la sua identità antifascista in scelte di politica sociale fondate sul valore della giustizia, dell’inclusione e della solidarietà,
 
- perché la dignità del Consiglio comunale viene mortificata,
 
A partire da queste considerazioni il Tavolo delle Associazioni del Cuneese chiede che l'Ordinanza venga immediatamente revocata e che l’amministrazione comunale affronti in modo adeguato il tema urgente della crescente povertà tra fasce viepiù ampie della popolazione.
 
Il Tavolo delle Associazioni del Cuneese


 

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