“Abbiamo dichiarato lo stato di agitazione permanente. Non riusciamo a farci una ragione di questa situazione: se i lavori per il Tenda bis sono arrivati a questo punto non è certo responsabilità degli operai. Se siamo in un paese civile, bisogna salvaguardare chi con certe situazioni non c'entra nulla. Non necessariamente si deve sempre ricorrere agli ammortizzatori sociali: ripeto, se l'Italia è un paese civile, deve cercare di garantire la continuità dei posti di lavoro”.
A parlare è
Vincenzo Battaglia, segretario provinciale di Filca Cisl.
In questi minuti stanno manifestando, sul versante italiano del colle di Tenda, i lavoratori della Glf, in stato di agitazione dopo la rescissione del contratto per i lavori di raddoppio del tunnel annunciata da Anas. “
Ogni volta che si verificano situazioni come queste, i lavoratori finiscono sempre per pagarne le conseguenze, anche quando come in questo caso non hanno responsabilità. Abbiamo chiesto un tavolo di confronto urgente a Fincosit: serve individuare altri cantieri dove gli addetti possano essere ricollocati”, spiega Battaglia.
La manifestazione nei pressi dell'imbocco del tunnel, insieme alla neve, sta causando anche disagi alla viabilità: nonostante la galleria resti aperta, infatti, la Polizia di Frontiera “non garantisce la regolare circolazione”.