CUNEO - 'Se le palestre delle scuole verranno usate come aule molte società sportive spariranno'

L'appello dell'assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca, insieme ai rappresentanti di CONI e CIP, ai sindaci e ai presidenti di Provincia: 'Si cerchino spazi più idonei'

Redazione 14/07/2020 15:36

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che l’assessore regionale allo Sport Fabrizio Ricca, il presidente del CONI Piemonte Gianfranco Porqueddu e il presidente del Comitato Paralimpico Piemonte Silvia Bruno hanno inviato ai sindaci, agli assessori allo Sport e ai presidenti di Provincia del Piemonte.
 
Dal mese di marzo lo sport in Piemonte si è fermato. L’intero sistema sportivo piemontese, durante la fase più difficile e tragica della gravissima crisi sanitaria, si è diligentemente uniformato alle ordinanze, rispettando rigorosamente le chiusure e il lockdown. Ora è tempo di ripartire e le moltissime associazioni sportive dilettantistiche, dirigenti, tecnici ed atleti del territorio hanno necessità di riprendere le attività. La Regione Piemonte, il CONI Piemonte e il CIP Piemonte hanno attivato misure economiche straordinarie – la Regione ha stanziato circa 4,35 mln di euro con un bando per la pandemia attualmente in fase istruttoria oltre a due bandi previsti per impiantistica e promozione sportiva per un ammontare di altri 3,2 mln di euro, il Coni Regionale ha già stanziato l’importo di € 550.000,00 ed è in fase di attuazione la liquidazione dei relativi contributi favore delle ASD - per consentire il riavvio dello sport territoriale e per dare un aiuto concreto alle ASD che, a seguito delle ricadute negative della crisi sanitaria, rischiano di cessare ogni attività.
 
Tali interventi, però, potrebbero essere vani, a causa di una criticità che può pregiudicare la prosecuzione dell’attività sportiva su tutto il territorio. Molte ASD, infatti, non avendo impianti propri svolgono l’attività nelle palestre site all’interno delle strutture scolastiche. Se tali palestre non fossero messe a disposizione del sistema sportivo piemontese, l’attività di moltissime discipline sportive non potrà svolgersi e di questo ne patirebbe la base, composta dai moltissimi che praticano sport, ad ogni livello, capacità, abilità ed età. In questi giorni, si stanno diffondendo ipotesi preoccupanti. In particolare, pare che le palestre scolastiche potrebbero essere destinate all’attività didattica e non a quella sportiva.
 
Se effettivamente tale ipotesi dovesse concretizzarsi, lo scenario che ne risulterebbe sarebbe devastante: moltissime discipline ed attività sportive non potrebbero essere praticate, con la conseguente cessazione di molte ASD e chi ne patirebbe sarebbero base e praticanti sportivi. Ci si è sempre detti che lo sport è essenziale per il territorio, non solo quale momento di svago e/o di attività, ma anche come mezzo di tutela della salute, di prevenzione delle malattie, di crescita sociale dei giovani, di parificazione sociale, di rivincita e di conquista di spazi di autonomia per chi è affetto da disabilità. Se effettivamente le palestre scolastiche non fossero  più destinate allo loro attività istituzionale di educazione fisica e attività sportiva, tutto questo cesserà. Pur comprendendo le necessità didattiche, non dobbiamo dimenticare che lo sport è fondamentale per la crescita dei giovani.
 
A nostro avviso, per le attività didattiche potrebbero essere utilizzate le strutture tipiche a ciò destinate e più idonee, quali musei e biblioteche. Vi chiediamo, pertanto, un Vostro intervento affinchè le palestre di proprietà di Comuni e Provincie rimangano destinate alla funzione per la quale sono state istituite e quindi all’attività motoria e a quella sportiva. Grato per quanto potrete fare, siamo fiduciosi in un Vostro positivo intervento per la tutela del  sistema sportivo del territorio da Voi amministrato.
 

Notizie interessanti:

Vedi altro