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L’obiettivo è quello di darsi delle regole indipendentemente dal colore, perché se si ricade nel comportamento estivo, a gennaio saremo di nuovo da capo”. Lo ha detto
all’Ansa il presidente del Piemonte
Alberto Cirio, facendo il punto sulla situazione Coronavirus a poche ore dal nuovo incontro con la “task force” regionale, il gruppo di esperti ed epidemiologi di cui la Regione si avvale per gestire l’emergenza: il vertice è in programma domani, giovedì 19 novembre: "
Insieme a loro definiremo le azioni da attuare da qui a due-tre settimane, sia per scongiurare un effetto ricaduta, sia per definire una migliore organizzazione dei nostri servizi territoriali, anche attraverso un utilizzo più efficace dei tamponi rapidi”.
Negli ultimi giorni i bollettini pubblicati quotidianamente dall’Unità di Crisi regionale hanno evidenziato i primi timidi miglioramenti, con un rallentamento sia dei nuovi contagi che dell’aumento dei ricoveri: "Raccogliamo il frutto delle prime misure regionali, - dice Cirio - quelle che avevo anticipato in autonomia già ad ottobre. Da questa settimana, poi, potremo iniziare a vedere gli effetti anche dell'introduzione della zona rossa. Ma è un percorso da vivere con molta prudenza e rigore. Giorno per giorno”. I numeri degli ultimi giorni inducono quindi ad un cauto ottimismo, anche se probabilmente è presto per ipotizzare un “cambio di colore” del Piemonte: il presidente invita infatti alla “prudenza assoluta” e a non "allentare il rigore e il senso di responsabilità".