La cabina di regia riunita a Palazzo Chigi ha approvato il parametro proposto dal Comitato tecnico-scientifico che regola la chiusura delle scuole: queste ultime saranno chiuse nelle regioni gialle e arancioni che registrano oltre 250 casi Covid settimanali ogni 100 mila abitanti, mentre nelle zone rosse in base al nuovo Dpcm gli istituti scolastici dovrebbero chiudere a prescindere. Sarà facoltà dei presidenti di regione applicare la norma.
La domanda sorge spontanea, dove chiuderanno le scuole? Dopo il provvedimento emanato ieri dal governatore Cirio, che ha messo in zona rossa tutta la valle Po, lo stop alle lezioni potrebbe essere deciso a livello provinciale.
Ad oggi la Granda non supera la soglia settimanale di contagi che richiede la sospensione delle lezioni (a differenza di altre 24 province italiane, tra le quali la vicina Imperia), ma secondo quanto riportato dal portale
YouTrend Cuneo è tra le venti province italiane che hanno tra i 200 e i 250 casi ogni 100 mila abitanti e sono quindi molto vicine al rischio chiusura nonostante la zona gialla o arancione.
Per il momento dalle nostre parti l’attività didattica per le scuole di ogni ordine e grado è stata sospesa solamente in valle Po (zona rossa), dove è stata disposta la dad anche per gli studenti che vivono nell’area, ma frequentano le lezioni in altri comuni non inseriti nella fascia più restrittiva.
Una precisazione doverosa: le stime di YouTrend sono state eseguite sui i dati della Protezione Civile, ma le decisioni saranno poi prese su quelli dell’Iss. I dati non sembrano però discostare troppo.