“L’assenza del lotto II.6 dell’autostrada A33 Asti-Cuneo (i cui cantieri sono fermi dal 2012), in prossimità della città di Alba, fa convogliare il traffico leggero e pesante sulla SS231, aumentando a dismisura il rischio di incidenti. Secondo le cifre in nostro possesso dal 2013 a marzo 2016 il tratto della SS231 tra Cherasco ed Alba, tra i Comuni di Santa Vittoria d’Alba, Pocapaglia, Monticello, Cherasco, Bra e Alba e fino alla tangenziale di Alba, è stato teatro di 144 incidenti con lesioni, per un totale di 251 automobilisti feriti e 4 casi di decesso”. È questo uno dei passaggi più significativi del documento che l’Automobile Club di Cuneo ha realizzato e consegnato, tramite il direttore Giuseppe De Masi, al ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, che lunedì 6 marzo in prefettura a Cuneo ha incontrato gli amministratori e le forze produttive della provincia di Cuneo.
“Crediamo sia giunto il tempo – dichiara Brunello Olivero, presidente dell’Automobile Club Cuneo – di dare all’intera provincia Granda tempi certi e definitivi sulla ripresa dei lavori, per portare a compimento un’opera indispensabile non solo per rendere più competitiva la nostra provincia, ma anche per assicurarle quel grado di sicurezza stradale che da troppo tempo rincorre”.
Il Cuneese, con i suoi 3.500 km di strade provinciali, infatti, soffre ormai da decenni una gravissima carenza infrastrutturale, in particolare stradale. Un deficit che ha avuto gravissime ripercussioni anche sulla sicurezza stradale. I numeri, purtroppo, descrivono una provincia Granda a elevato tasso di incidentalità e mortalità: dal 2010 al 2015 in provincia di Cuneo si sono verificati 8.098 incidenti stradali con lesioni (per una media di 1.350 all’anno). Nello stesso periodo si sono contati 315 decessi (media di 52,5 all’anno) e 12.323 feriti (media di 2.053 all’anno). “Cifre drammatiche – conclude Olivero -. In particolare, nel 2015, si è verificato un incidente mortale a settimana! Molti di questi incidenti avvengono soprattutto su strade urbane, seguono le strade provinciali e, quindi, quelle statali”.