Il tema energetico continua ad essere strategico per le aziende. In un momento complesso, profondamente condizionato dal contesto geopolitico internazionale, dopo le criticità determinate dalla pandemia prima e dal caro energia, dagli elevati prezzi delle materie prime e dalle difficoltà di reperimento delle stesse, “le nostre imprese - commenta Alberto Biraghi, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Cuneo - hanno bisogno di tutti gli strumenti a disposizione per mantenere la competitività sul mercato e fronteggiare i costi dell’energia, eppure vengono escluse da un provvedimento che così come è stato scritto le penalizza pesantemente”.
Il riferimento del Presidente del Comitato Piccola Industria è al disegno di legge di Bilancio, in cui è previsto l’azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico per il primo trimestre 2023. Per i parametri scelti, la misura sostiene esclusivamente le famiglie e le piccole attività artigiane, perché si applica alle utenze domestiche e a quelle non domestiche in bassa tensione per altri usi con potenza disponibile fino a 16,5 kW.
“Così, si colpiscono in modo trasversale le PMI, che costituiscono il tessuto produttivo del Paese e della nostra provincia con oltre 1000 realtà che fanno parte del circuito di Confindustria Cuneo - continua Biraghi -. Che l’industria goda di buona salute è fondamentale anche per il benessere del Paese. Per le imprese, è vitale fare investimenti e creare meccanismi virtuosi: per lasciare questa crisi alle spalle, sono due gli strumenti su cui contare. I crediti d’imposta e il taglio degli oneri di sistema. Quest’ultima rappresenta una misura orizzontale a beneficio di tutte le imprese e non prevede complessi meccanismi di calcolo. Pertanto è indispensabile mantenerla anche nei prossimi mesi e Confindustria sta lavorando sui tavoli governativi, affinché sia inserita in tempo utile la previsione di legge”.