ROCCAVIONE - Serrande abbassate e locali vuoti nel centro di Roccavione: "Anno dopo anno è arrivato il declino"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore: "Sinceramente voglio sperare che dal prossimo giugno in poi qualcosa cambi in positivo"

Redazione 14/05/2024 15:13

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Egr. Direttore,
sono passati ormai molti anni da quando, per motivi di studio e lavoro, ho lasciato Roccavione, pur continuando a mantenere un legame costante con il mio "villaggio natio". Oggi provo una forte nostalgia ripensando al paese di quegli anni 70 - 80 e dintorni, pieno di attività commerciali, di negozi e botteghe. Ricordo il ciclista, il giurnalèe, il granatin, il barbiere, l'orologiaio, la merceria, la latteria, il negozio di scarpe, la bottega di commestibili e verdure e via dicendo.
 
Non c'era spazio vuoto a Roccavione nelle due vie principali che, partendo da Piazza Biagioni, lo attraversano: una in direzione Robilante e l'altra verso Roaschia.  Era un brulicare di gente, un viavai di persone che percorrevano il centro del paese per le necessarie spese e la giusta dose di chiacchere quotidiane.
 
Ahimè, in questi ultimi tempi, osservando il grande vuoto generale, mi viene un nodo alla gola e il mio stato d'animo corrisponde al rimpianto malinconico. 
 
Fatte poche eccezioni, mi sembra di rileggere la poesia di Ungaretti: "Non son rimasti che brandelli di muri!". Ma qui di poetico non c'è nulla. Anno dopo anno, inesorabile, è arrivato il declino.
 
Di chi la colpa? Della grande distribuzione?, dei supermercati?, di amministratori un po' distaccati che con perspicacia disquisiscono di sistemi di vendita nuovi, di politica dei prezzi, di abitudini delle persone? Chi lo sa!?  Vorrei dire - come Manzoni - "ai posteri l'ardua sentenza!".
 
Sinceramente voglio sperare che dal prossimo giugno in poi qualcosa cambi in positivo. Che la nuova amministrazione, mediante progetti innovativi e con il concorso della popolazione, possa far rinascere il nostro bel paese, Roccavione, l'antica "Rupes Guidonis".
 
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti.                                                                                                                                                                                 
 
Vittorio Vola
 

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