In Europa al via la distillazione del vino partita dalla Francia, dove 200 milioni di litri di vino invenduto diventeranno gel disinfettante o bioetanolo, mentre in Italia manca ancora il decreto applicativo per attuare una misura analoga per oltre 150 milioni di litri di prodotto. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di un intervento finanziato dall’Unione Europea per fronteggiare da un lato la carenza di alcool e dall’altro la profonda crisi del vino in Europa dove le vendite sono praticamente dimezzate durante il lockdown per il Coronavirus. In Italia il provvedimento riguarda solo i vini comuni e viene accompagnato da interventi previsti dal Dl rilancio come la vendemmia verde per ridurre le rese di quelli di qualità. Interventi importanti sui quali si registra un pesante ritardo nell’attuazione, a quasi due mesi dall’inizio della vendemmia, quando sarà necessario aver già liberato posto per il vino nuovo nelle cantine.
“Le cantine piemontesi hanno avuto un deciso calo dell’attività, arrivato anche fino all’80%, causato dallo stop delle esportazioni e dalla chiusura del settore Ho.Re.Ca. – spiegano Roberto Moncalvo Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Ad essere colpita è stata soprattutto la vendita di vini di alta qualità che trova un mercato privilegiato di sbocco, soprattutto, in alberghi e ristoranti in tutto il mondo. In questo contesto, dopo le sollecitazioni di Coldiretti, il commissario Europeo all’agricoltura ha preso un impegno per mettere a punto misure di emergenza supplementari per i produttori di vino. Serve assolutamente anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni con un piano straordinario di comunicazione sul vino che rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non. La nostra Organizzazione ha presentato al Governo il piano salva vigneti nel quale, tra le varie misure, rientra quella della distillazione volontaria con la quale si prevede di togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari. La misura avrebbe inoltre l’importante effetto di favorire l’acquisto di alcol italiano che sugli scaffali è stato il prodotto che ha registrato il maggior incremento di vendite. Ricordiamo che per il Piemonte c’è la sopravvivenza di 14 mila imprese con oltre 43 mila ettari di superficie vitata e una produzione di 2,5 milioni di ettolitri”.