Un sistema di segnalazione online dei cumuli di neve che rendono difficoltoso l’attraversamento di strade e marciapiedi: l’idea lanciata in Consiglio comunale da Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) piace anche all’amministrazione, che si dice pronta a recepirla per voce dell’assessore alle Strade Luca Serale. “Siamo in fase di definizione di un nuovo bando: potrebbe essere un segnale importante di attenzione e interazione tra amministrazione e cittadini” ha replicato il vicesindaco all’interpellante.
Nel frattempo, però, si discute sui disagi che la nevicata del 15 dicembre scorso ha arrecato in città e non solo. Bongiovanni si chiede: “Come mai dopo lo sgombero rimangono alcuni cumuli all’imbocco degli attraversamenti pedonali, particolarmente attorno all’Itis e all’Ipercoop e in alcune aree del quartiere San Paolo?”. Anche sulla pista ciclopedonale di corso Monviso, sostiene il consigliere, “non si è sparso sale e sabbia con i dovuti modi. La pista è rimasta per parecchi tratti coperta di ghiaccio, con conseguente pericolo per chi la percorreva”.
Beppe Lauria riconosce all’amministrazione che “lo sgombero è migliorato rispetto ad alcuni anni fa”, eppure a fronte di questo rimane la questione dei cumuli: “In presenza di uno dei cumuli all’Ipercoop c’è stato anche un incidente mortale, dovuto forse all’impossibilità della vittima di transitare sul passaggio pedonale” ha ricordato l’ex candidato sindaco, menzionando l’investimento che il 22 dicembre era costato la vita all’86enne Ferdinanda Carena. “Era una nevicata ampiamente prevista” ammonisce Noemi Mallone di Fratelli d’Italia, pur ringraziando “tutti gli operatori spazzaneve e spargisale che sappiamo avere operato con diligenza”. Da Vincenzo Pellegrino (Centro per Cuneo), che in qualità di consigliere provinciale è delegato allo sgombero neve per il riparto di Cuneo, arriva una critica ad alcuni utenti della strada. Si è creata “una situazione paradossale”, sostiene, dove “è emerso che i camion erano sprovvisti di catene: in un caso l’autista addirittura era in braghe corte e con i sandali ai piedi”.
Serale chiama in causa sia la sfortuna (“la nevicata è cominciata alle 11,30, nel momento più difficoltoso per il traffico”) che il cambiamento climatico: “A fronte di minori nevicate, abbiamo nevicate più difficilmente prevedibili. Dobbiamo capire nel nuovo bando come far fronte alle bombe d’acqua estive che si tramutano in bombe di neve in inverno”. L’attuale piano generale per lo sgombero neve, messo a punto a suo tempo dall’assessore Fantino, ha comunque assicurato un servizio che Serale ritiene “soddisfacente”: “Abbiamo appaltato in passato questo servizio per 900mila euro annui, scorporati in circa 300mila come quota fissa e 600mila come quota variabile. Oggi l’utilizzo di sale misto a sabbia e altri inerti è superiore al passato”. Questione a parte quella relativa alla rimozione dei cumuli di neve, che è quasi sempre a carico dell’amministrazione: “Interveniamo con a pagamento solo in occasione di manifestazioni, mentre nel bando è già previsto lo sgombero di tutte le aree mercatali e dei mercati eccezionali e natalizi”.