È importante l’impegno del governo sulla semplificazione anche per accelerare la realizzazione delle infrastrutture di cui il Paese ha bisogno in una situazione in cui viene intercettata e raccolta solo l’11% della acqua piovana. È quanto afferma Coldiretti Cuneo, in riferimento al tavolo interministeriale sulla crisi idrica presieduto dal presidente del Consiglio.
“Finalmente è stato affrontato il tema dell’acqua non solo come emergenza ma anche per consentire la programmazione necessaria per gestire una risorsa essenziale per l’intera collettività attraverso una cabina di regia tra tutte le Istituzioni interessate a livello nazionale e territoriale. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idroesigenti, ma non si deve dimenticare che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi civili industriali ed agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare” dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
La neve e la pioggia cadute negli ultimi giorni su tutta la Granda - spiega Coldiretti Cuneo - hanno finalmente interrotto una siccità che, fatti salvi sporadici episodi di lieve entità, andava avanti dal 15 dicembre 2022, ripetendo il copione dello scorso inverno, ma non sono di certo risolutive della grave crisi idrica in atto con livelli eccezionalmente bassi di falda e portata dei corsi d’acqua.
“In vista della campagna agricola che sta per avviarsi e vede già un forte deficit idrico, è necessario gestire le riserve d’acqua in modo oculato, con responsabilità da parte di tutti i gestori dei bacini, dando priorità a garantire l’acqua potabile, quella per l’agricoltura e, in subordine, quella per la produzione di energia idroelettrica” sostiene il direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.