"Subito invasi e interventi mirati per combattere la siccità che sta mettendo in ginocchio la nostra agricoltura, settore chiave dell’economia del nostro Paese”. A chiederlo è il senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio, presidente di Acque Irrigue Cuneesi, realtà che gestisce l’irrigazione su oltre 1115.000 ettari in provincia di Cuneo. Con temperature miti, nevicate ormai quasi scomparse, fiumi in secca, il comparto agricolo è in emergenza. In particolare quello italiano, anche alle prese con i costi esorbitanti dell’energia.
“In seguito al cambiamento climatico, oggi la vera calamità è la siccità, che causa ai nostri agricoltori danni per 1 miliardo di euro all’anno. Siamo a febbraio e le aziende stanno già irrigando: la terra è arsa, priva di umidità anche negli strati più profondi. Ma l’altra battaglia da affrontare sono i rincari di energia e materie prime. Se non interveniamo in misura adeguata perderemo la sfida con l’estero”, ribadisce il senatore, membro della Commissione agricoltura del Senato. Che aggiunge: “Già il 2021 è stato uno degli anni più siccitosi di sempre. E il 2022 non sembra meglio. Così non si può andare avanti. La produzione si dimezza e i costi aumentano enormemente, con l’energia che in pratica raddoppia. Senza contare le ricadute dell’aumento dei prezzi sul resto della filiera”.
Quest’anno l’inverno non si è visto, e così, sebbene sia solo marzo, gli effetti della siccità sono già evidenti: in Piemonte, la portata del Po è dimezzata e così gli altri fiumi e torrenti del Nord Italia, il lago di Ceresole Reale è una distesa di pietre, a Torino non piove da 93 giorni, 13 Comuni della Valsesia hanno già chiesto ai propri cittadini di non sprecare acqua e di utilizzarla solo per uso alimentare e igienico, nei primi due mesi dell’anno gli incendi sono quadruplicati.
“Il Fondo per i rischi catastrofali per la copertura dei danni meteoclimatici alle produzioni agricole in seguito ad alluvioni, gelo, brina, siccità istituito con la Legge di Bilancio 2022 è dotato di un fondo da 50 milioni di euro per il 2022 e va nella giusta direzione. Ma ora serve il Decreto attuativo immediato perché le compagnie assicurative alle attuali condizioni si rifiutano di assicurare i raccolti!” afferma Bergesio. “Abbiamo strumenti preziosi da mettere in campo con programmazione e finanziamenti mirati – prosegue il senatore della Lega -. Mi riferisco ad esempio agli invasi”.
“Necessario investire, anche con le risorse del Pnrr, sulla prevenzione e la gestione dell’emergenza acqua, implementando i sistemi di approvvigionamento idrico con una combinazione di interventi infrastrutturali per garantire l’approvvigionamento idrico, per l’agricoltura e la vita quotidiana. Occorre da subito, con le risorse stanziate in legge di Bilancio, attivare misure idonee al contenimento dei danni attraverso un meccanismo assicurativo che restituisca all’agricoltore il mancato ricavo a causa delle calamità naturali di cui la siccità riveste un ruolo non marginale”, conclude il senatore Bergesio.